Coronavirus, una mascherina al minuto. Boom di vendite nelle farmacie lombarde
IL VESCOVO DI PIACENZA VIETA LO SCAMBIO DELLA PACE, COMUNIONE SOLO SULLA MANO
Mascherine e gel lavamani a ruba a Milano e in tutta la Lombardia. "Nella mia farmacia ne ho vendute 80 in un'ora. Ieri le richieste sono aumentate in maniera esponenziale: tutti quelli che entrano in farmacia ne chiedono almeno una". Lo ha riferito all'Adnkronos Salute Anna Rosa Racca, la presidente di Federfarma Lombardia, l'associazione dei titolari di farmacia, sottolineando che "è sempre più difficile approvvigionarsi, ma i farmacisti stanno facendo tutti gli sforzi possibili per rifornirsi e rispondere alla domanda degli utenti". A chiedere le mascherine, spiega ancora Racca, "se prima erano soprattutto le persone che dovevano andare in aeroporto o nelle stazioni, ora sono i cittadini che devono prendere la metropolitana, i mezzi pubblici o andare in luoghi affollati". E a volerle sono proprio tutti. "Non c'è differenza di età o sesso. A richiedere le mascherine sono tutti quelli che entrano in farmacia: giovani, anziani, donne e uomini, indifferentemente".
CORONAVIRUS: ORDINE MEDICI PADOVA AI CITTADINI, 'NO MASCHERINE SENZA SINTOMI'
"Lavarsi spesso le mani, soprattutto dopo aver tossito o starnutito, dopo aver assistito un malato, prima durante e dopo la preparazione di cibo, prima di mangiare, e più in generale quando le mani sono sporche. Negli ospedali, e comunque quando si presta assistenza, seguire i consigli degli operatori sanitari. E non è indicato l'utilizzo generalizzato di mascherine chirurgiche in assenza di sintomi". Sono le regole della prevenzione che l'Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della Provincia di Padova alla luce dei primi casi confermati di infezione da coronavirus registrati in provincia di Padova, dove si è verificato anche il primo decesso su scala nazionale. "I coronavirus umani si trasmettono da una persona infetta a un'altra attraverso la saliva, tossendo e starnutendo, contatti diretti personali, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi, raramente tramite una contaminazione fecale. E' pertanto particolarmente stringente seguire le regole base della prevenzione - sottolinea il presidente dell'Omceo di Padova, Paolo Simioni - facendole diventare buona pratica quotidiana. Ringraziamo il Ministero della Salute e la Regione del Veneto che in queste ore stanno facendo fronte all'emergenza con una grande macchina organizzativa. Da parte di noi medici c'è la massima disponibilità alla collaborazione per dare il giusto peso all'emergenza evitando allarmismi".
CORONAVIRUS: VESCOVO PIACENZA VIETA SCAMBIO DI PACE, COMUNIONE SOLO SU MANO
Il vescovo di Piacenza Gianni Ambrosio ha deciso di mettere in atto "disposizioni preventive" per evitare la diffusione del Coronavirus nella diocesi, vietando, tra le cose, lo scambio di pace. "A seguito delle disposizioni emanate dalla Prefettura di Piacenza a riguardo dell'allerta Coronavirus, il Vescovo dispone, a scopo precauzionale e sino a nuove indicazioni, la sospensione delle attività di catechismo, di gruppo e altre occasioni aggregative (attività di oratorio, feste …). Per la Celebrazione della Messa, la Santa Comunione sia distribuita solo sulla mano e non in bocca e si eviti lo scambio di pace", riporta un comunicato pubblicato sul portale della Diocesi.
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