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Cronache
Corruzione: arrestati manager Asp e 'capo Covid' Sicilia

Palermo, arrestato per corruzione il manager anti-tangenti

Nel pieno dell'emergenza coronavirus il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, il 12 marzo scorso aveva nominato Antonino Candela, 55 anni, gia' direttore generale dell'Asp di Palermo, coordinatore della struttura regionale per l'emergenza coronavirus in Sicilia. Candela e' tra i dodici destinatari delle misure cautelari disposte dalla gip di Palermo: e' stato sottoposto agli arresti domiciliari nell'ambito dell'operazione "Sorella sanita'" che ha fatto luce su un vasto sistema di mazzette e appalti pilotati nella sanita'. A Candela era affidato il compito di fare da collegamento fra l'assessore alla Salute Ruggero Razza e le strutture pubbliche, avendo come interfaccia anche la Protezione civile. Nel 2016 aveva ricevuto la Medaglia d'argento al merito della Sanita' pubblica che andava a premiare l'impegno per il funzionamento, per la legalita' e l'anti-corruzione nel settore. Aveva spiegato l'allora ministro della Salute che si intendeva in questo modo dare un riconoscimento a "veri e propri 'eroi del nostro tempo', persone che hanno compiuto straordinari e generosi atti di coraggio per proteggere e aiutare chi soffre, nonche' eminenti studiosi che con il loro costante lavoro e il loro impegno consentono il progresso della conoscenza e della scienza medica". "Ricordati che la sanita' e' un condominio e io sempre capo condominio rimango", diceva invece, non sapendo di essere intercettato, Candela, che, sottolinea il gip "si atteggiava a strenuo paladino della legalita'", ma che e' ritenuto a capo di uno dei centri di influenza in grado di condizionare e pilotare gli appalti, intascando mazzette per 260 mila euro. 

Corruzione: arrestati manager Asp e 'capo Covid' Sicilia

Operazione "Sorella sanita'". Corruzione e appalti pilotati nella sanita' siciliana. Eseguite 12 misure cautelari personali, sequestrate imprese e disponibilita' finanziarie. Su delega della procura della Repubblica di Palermo, i finanzieri del Comando Provinciale hanno dato esecuzione ad un'ordinanza del gip nei confronti di 12 persone, a vario titolo indagati per corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio, induzione indebita a dare o promettere utilita', istigazione alla corruzione, rivelazione di segreto di ufficio e turbata liberta' degli incanti.

Tra loro, due destinatari di custodia cautelare in carcere: Fabio Damiani, 55enne di Palermo, attuale direttore generale dell'Asp di Trapani, e Salvatore Manganaro, 44 anni, di Agrigento, 'faccendiere' di riferimento per Damiani. Otto sottoposti agli arresti domiciliari tra cui Antonino Candela, 55 anni, attuale coordinatore della struttura regionale per l'emergenza Covid-19, gia' commissario straordinario e direttore generale dell'Asp di Palermo. 

 Ai domiciliari pure Giuseppe Taibbi, 47 anni, di Palermo, 'faccendiere' di riferimento per Candela; Francesco Zanzi, 56 anni, di Roma, amministratore delegato della Tecnologie Sanitarie Spa; Roberto Satta, 50 anni, di Cagliari, responsabile operativo della Tecnologie Sanitarie spa; Angelo Montisanti, 51 anni, di Palermo, responsabile operativo per la Sicilia di Siram spa e amministratore delegato di Sei Energia scarl; Crescenzo De Stasio, 49 anni, di Napoli, direttore unita' business centro sud di Siram spa, Ivan Turola, 40 anni, di Milano, "referente occulto" di Fer.co. srl; Salvatore Navarra, 47 anni, di Caltanissetta, presidente del consiglio di amministrazione di Pfe spa. Nei confronti di Giovanni Tranquillo, 61 anni, di Catania, referente occulto di Euro&promos Spa e di Pfe spa, di Giuseppe Di Martino, 63 anni, di Polizzi Generosa, ingegnere e membro di commissione di gara, e' stata invece applicata la misura del divieto temporaneo di esercitare attivita' professionali, imprenditoriale e pubblici uffici.

Con il medesimo provvedimento il gip ha disposto il sequestro preventivo di 7 societa', con sede in Sicilia e Lombardia, nonche' di disponibilita' finanziarie per 160 mila euro.

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