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Cronache
Caso Amara, i verbali di Davigo:"Ermini mi disse di aver informato Mattarella"
Piercamillo Davigo
Lapresse

"A maggio 2020 il vicepresidente del Csm, David Ermini, mi disse di avere informato il presidente della Repubblica". A parlare è Piercamillo Davigo, l'ex consigliere del Csm al quale nell’aprile 2020 il pm Paolo Storari consegnò i verbali segreti del dichiarante Piero Amara sulla cosiddetta loggia segreta Ungheria come reazione alla presunta inerzia investigativa dei capi della Procura di Milano.

Davigo: "Mattarella informato da Ermini"

 

Le parole sono contenute nel verbale di sommarie informazioni reso da Davigo il 5 maggio alla Procura di Roma, quand’era testimone e non ancora coindagato a Brescia di Storari per rivelazione di segreto d’ufficio. Un elemento nuovo e fondamentale, come spiega Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera: "Davigo ai pm romani indica che entrambi, Ermini e Davigo, convennero sul dovere di informare il presidente della Repubblica che è anche il president e del Csm, nel presupposto che fosse scorretto celargli la situazione. E a questo punto Davigo afferma con nettezza che Ermini gli disse di avere in effetti informato il capo dello Stato".

Le rivelazioni di Davigo sulla segretaria indagata

Nessun commento da parte di Ermini, del Colle o dello stesso Davigo. Altri dettagli dai verbali raccontati dal Corriere della Sera e relativi all’allora segretaria di Davigo al Csm, Marcella Contraffatto, indagata dalla Procura di Roma con l’accusa di aver spedito (a partire da ottobre 2020, cioè da dopo la pensione di Davigo) i verbali di Amara in forma anonima al Fatto Quotidiano, a Repubblica e al consigliere Csm Nino Di Matteo. "Il primo è che Davigo, quando nel lasciare il Csm lasciò anche i verbali di Amara al consigliere Csm Giuseppe Marra nel caso in cui il Comitato di presidenza Csm ne avesse avuto bisogno, lo disse anche a Contraffatto, informandola di dove avesse sino allora nascostoiverbali. L’altro dettaglio può retrodatare la disponibilità dei verbali in mano alla segretaria: infatti Davigo spiega che il 7 aprile 2020, per portarsi dietro senza stamparli i verbali di Amara datigli da Storari, se li era autospediti dalla propria casella mail privata a quella istituzionale del Csm. Posta elettronica alla quale era abilitata ad accedere appunto anche la sua segretaria Contraffatto", conclude Luigi Ferrarella.

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