Droga, svolta di Lamorgese: "Galera anche chi spaccia lievi quantità"
Una norma disposta dal ministero dell'Interno consentira' di superare l'attuale disposizione dell'articolo 73 comma 5 dedicato allo spaccio di lievi quantita' di stupefacenti, rendendo possibile "arrestare immediatamente, con custodia cautelare, coloro che si macchiano di questo reato". Lo ha confermato oggi ad Ancona il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, incontrando i giornalisti al termine della riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza della provincia di Ancona. La responsabile del Viminale ha spiegato che la soluzione e' stata trovata all'interno di "un tavolo di lavoro con il ministero della Giustizia" e "convince" entrambi i dicasteri. La norma consentira' di rispondere a due segnalazioni arrivate sul tavolo del ministro: "l'aumento dello spaccio e, soprattutto, il fatto che la droga venga utilizzata da giovani sempre piu' giovani" e che "arrestare senza la custodia cautelare in carcere e il giorno dopo vedere, sullo stesso angolo di strada, lo spacciatore preso il giorno prima, incide sulla motivazione del personale di polizia che tanto si impegna su questo versante e vede propria attivita' finire nel nulla".
Strage discoteca: Lamorgese, controlli da Ancona in tutta Italia - Ci sara' il massimo impegno del ministero dell'Interno perche' i controlli nei locali adibiti a pubblico spettacolo "vengano svolti con maggiore efficacia". E' uno degli impegni che il ministro Luciana Lamorgese ha preso con i familiari delle vittime della strage dell'8 dicembre 2018 a Corinaldo, quando morirono 5 adolescenti e una mamma di 39 anni, nel fuggi-fuggi dal 'Lanterna Clubbing' di Corinaldo". I controlli partiranno dalla provincia di Ancona e saranno estesi "assolutamente" in tutta Italia: "Ho dato indicazione al prefetto di scrivere ai sindaci per fare un censimento di quelle che sono le strutture autorizzate e dedicate al divertimento - ha spiegato il ministro -, in modo da fare controlli precisi, al di la' delle autorizzazione, e di verificare come queste vengono rilasciate, perche' quello che e' successo a Corinaldo e' di una gravita' indescrivibile e non si deve ripetere mai piu'". Ai familiari delle vittime, il ministro ha manifestato loro la sua vicinanza "come donna e come madre", ma ha anche detto di averli incontrati "per sentire la loro voce". "So bene che i figli e la madre di quattro ragazzi non torneranno piu' dai loro cari - ha aggiunto Lamorgese -: oltre l'emozione nel vivere il loro dolore, che non si rimarginera' mai, ho voluto incontrarli per dare il segnale che l'amministrazione dell'Interno, per quanto di propria competenza e anche oltre, ci sara' e provvedera' nei termini che ho detto".
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