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Cronache
I trucchi per occupare le case popolari: falsi esami di urina e bambini a nolo

Ecco i trucchi per occupare le case popolari:  falsi esami di urina e bambini presi a nolo.

Coronavirus, Milano: Il boom delle occupazioni malgrado la epidemia

Teobaldo Rocca, sentinella del bene, eroe per caso senza divisa e stellette, semplice portinaio che da decenni vigila nei cortili di un piccolo paesello metropolitano dove ha trovato lavoro: gli agglomerati  Aler di viale Molise, un cittadella di duemila abitanti nella grande Milano da bere: inquilini anziani sbalorditi, reclusi in casa, mortificati.. Di notte e di giorno i cortili di questo  piccolo borgo ai cancelli del centro di Milano risuonano di colpi di martello e di seghe elettriche:  scale e androni occupati da ceffi armati, soldati del racket degli alloggi, mille euro chiavi in mano ai futuri  occupanti. Vengono cablati gli anziani ricoverati in ospedale: approfittando  della totale assenza di Forze dell’Ordine, i commandos di rumeni con flessibili  e piedi porco  intervengono, dieci minuti per scardinare un appartamento: subito una donna incinta con un paio di figli piccoli, noleggiati nei campi rom, entra nell’appartamento e blocca qualsiasi possibile intervento dei magistrati. La volante della pietà. Le donne rom sono munite di false analisi delle urine, per le quali risulterebbero incinte.  Basta questo per bloccare ogni sgombero. Un mese,  e l’alloggio verrà messo all’asta dal racket  e una nuova famiglia egiziana o maghrebina potrà avere un appartamento in barba alle graduatorie. Mille euro chiavi in mano. Per sempre.

Teobaldo, 62 anni, racconta dal cortile di casa in via degli Etruschi la sua lotta quotidiana di Davide della Legge contro il Golia del racket,  rumeno e antagonista; una mafia feroce  composta da una strana alleanza,  una alchimia di picciotti rumeni ( quelli del racket della elemosina)  alleati dei centri sociali , a loro volta alleati alle mafie egiziane, da San Siro a via Emilio Gola al Lorenteggio.

La piovra degli alloggi sfitti, 50 appartamenti occupati alla settimana e un solo eroe a contrastarla. Teobaldo.  La quarantena non vale per il racket: i malavitosi  affollano indisturbati i cortili dell’Aler, minacciano, sanno che  resteranno impuniti. Il virus ha contagiato il bene. E la Milano –da-.piangere non ascolta più i suoi eroi.

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TEOBALDO, L’EROE DELLE CASE POPOLARI CHE SI OPPONE ALLA OCCUPAZIONE DEL RACKET RUMENO SI RACCONTA  AD AFFARI . GUARDA IL VIDEO
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