In Italia ancora misoginia e maschilismo
Il femminicidio di Oscar Pistorius e, forse ancor più grave la morte di Giuseppina Di Fraia, investita dal marito che poi le diede fuoco, dopo tre giorni di agonia proprio il giorno in cui le donne di tutto il mondo scendono in piazza nel ballo comune contro la violenza, dimostra quanto ci sia ancora da fare e quanto siano inadeguate le politiche di prevenzione in Italia e nel resto del mondo.
Uno dei primi atti del prossimo Governo deve essere la ratifica della convenzione di Istanbul con un atto legislativo che la declini nell’ordinamento italiano a livello esecutivo, giudiziario e amministrativo in modo efficace, perché ciò che è stato fatto con il Ddl Monti non basta. Come candidata al Senato sono perfettamente consapevole che serve molto altro e dovremo lavorare a fondo per cambiarle questo paese che, ogni tanto, anche per le azioni di alcuni politici che si candidano a guidare il paese, come Berlusconi e Grillo, rigurgita con leggerezza misoginia e maschilismo di stampo ottocentesco.
Laura Puppato