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Cronache
Incendi in Francia, boschi in fiamme. Arrivano aiuti da 5 Paesi Ue

Incendi boschivi senza precedenti in Francia. Più di 6.800 ettari bruciati

Due incendi boschivi hanno devastato più di 330 ettari nel sud del Jura, uno dei quali era ancora attivo questa mattina. Lo ha reso noto la prefettura. 

Dal primo agosto il Jura è stato classificato al livello massimo di siccità. Nei Vosgi, l'incendio che ha bruciato 30 ettari di foresta tra i comuni di Mortagne e Brouvelieures, è ormai domato. Sono stati mobilitati 80 vigili del fuoco e 24 autopompe per controllare l'incendio che è attivo da martedì a Vescles e continua a diffondersi verso nord dopo aver bruciato 170 ettari, ha dichiarato la prefettura. Atteso l'elicottero per il bombardamento d'acqua a Maine-et-Loire, in una zona impervia dove i soccorsi stentano a progredire.

Il presidente francese Emmanuel Macron attraverso Twitter ha dichiarato "Germania, Grecia, Polonia e nelle prossime ore Romania e Austria: i nostri partner stanno venendo in aiuto della Francia contro gli incendi. Questi soldati del fuoco sono i nostri eroi. Li ringrazio. La solidarietà europea è al lavoro".  Finora sono stati mobilitati oltre 10.000 uomini tra vigili del fuoco e personale della sicurezza civile.

La prima ministra francese, Elisabeth Borne ha detto ai giornalisti "Non abbiamo mai mobilitato così tanti mezzi” e ancora “Si può sospettare una origine criminale per la riattivazione degli incendi nella Gironda”.

La mappa è più o meno questa: il 25% delle foreste è demaniale, cioè appartenente allo Stato, o comunale, e il più delle volte questa percentuale è gestita dall'Ufficio nazionale delle foreste (ONF) mentre il restante 75% - detenuto da proprietari privati - è in qualche misura accessibile al pubblico, in altri casi sono chiusi o contrassegnati dal cartello di "divieto di accesso". Secondo il National Geographic Institute (IGN), che aggiorna ogni anno un inventario delle foreste, queste coprono un totale di 17 milioni di ettari, a cui vanno aggiunti gli 8,24 milioni di ettari di foreste oltre al mare, una superficie che non ha cessato ad aumentare dalla seconda metà del XIX secolo.

Il quotidiano francese Le Monde scrive "La modalità di gestione delle foreste, specie di quella de La Teste-de-Buch è stata oggetto di dibattito, "perché i disaccordi tra proprietari e utenti avrebbero rallentato il lavoro necessario per combattere gli incendi. E se è anche vero che le ragioni del disastro in se' sono molteplici, questo dramma mette in discussione la gestione delle foreste e il loro adattamento ai rischi climatici" per il semplice motivo che le foreste francesi sono private per il 75%. E sono a tal punto frammentate anche perchè appartengono a una miriade di proprietari con profili e interessi molto vari.

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