
Una bambina di otto anni è stata violentata nel bagno della scuola del suo villaggio nello Stato del Madhya Pradesh (India centrale) da un maestro che è stato arrestato. Lo riferisce l'agenzia di stampa indiana Pti.
Il 2 febbraio scorso, quando la bimba era sola in classe nel villaggio di Lato (distretto di Mandla), il maestro Prem Kumar, 22 anni, le ha chiesto di andare in bagno dove si è chiuso con lei e le ha usato violenza. Una volta a casa, la piccola ha raccontato l'accaduto alla nonna che ha presentato una denuncia alla polizia.
INDIA, APPROVATA LA PENA DI MORTE PER I CRIMINI SESSUALI Dopo la morte della studentessa di 23enne stuprata a Delhi, l'opinione pubblica indiana ha invocato la pena di morte. "Giustiziateli come cani" urlava la folla inferocita. Ora il presidente dell’India, Pranab Mukherjee, ha approvato il decreto che prevede la pena di morte contro gli autori di violenze sessuali. Il ministro delle Finanze, Palaniappan Chidambaram, ha spiegato che "la condanna a morte sarà prevista come il massimo della pena, nei casi di stupro e conseguente morte o coma prolungato della vittima". I gruppi per la difesa dei diritti delle donne hanno criticato le nuove misure, poichè non riconoscono lo stupro commesso dal coniuge come un reato e non si pronuncia su tutti quei casi di politici accusati di reati a sfondo sessuale. Il Parlamento avrà sei mesi per la ratifica delle nuove leggi.
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Dopo un'indagine preliminare gli agenti hanno arrestato Kumar mentre la vittima è stata ricoverata nel locale ospedale di Mandla e poi, per le sue preoccupanti condizioni di salute, trasferita nel più attrezzato ospedale di Jabalpur.
Il 14 gennaio scorso l'opinione pubblica indiana era rimasta scioccata dalla notizia che una bambina di 7 anni era stata violentata nel bagno della sua scuola a Vasco, nello Stato meridionale di Goa. In quella occasione la polizia indiana che cercava l'aggressore resosi latitante, aveva arrestato la direttrice dell'istituto responsabile di aver ritardato la denuncia alla polizia.