L'ex assessore di Renzi alla escort: "Amore mio". E in Sicilia squillo e Sara Tommasi
Lo scandalo escort sembra non avere confini. In Toscana spuntano delle intercettazioni che inchiodano Massimo Mattei. L'assessore alla Mobilità del comune di Firenze, dimessosi per motivi di salute negli scorsi giorni, ha telefonato per anni ad Adriana, l'Ape Regina del giro di ragazze. Sms pieni di "amore mio" e dichiarazioni d'amore. Un grattacapo anche per Renzi: Mattei ha un profondo legame con il sindaco ed è stato con lui sin dai tempi della Provincia. E la voce è che ci siano anche altri uomini di Palazzo Vecchio coinvolti nel caso... In Sicilia emerge un sistema inquietante: con i soldi dei disoccupati escort e viaggi per politici della Regione. 17 arresti e lambita la zona grigia con la mafia. Spuntano tremila euro girati a Sara Tommasi per "prestazioni di altra natura".
FIRENZE - "Amore mio", "vita mia" e tante altre frasi simili. Questo il contenuto di telefonate e sms che l'ex assessore alla Mobilità del comune di Firenze, Massimo Mattei, rivolgeva ad Adriana, l'"Ape Regina" del giro di escort emerso dall'inchiesta della procura di Firenze. Mattei, dimessosi per motivi di salute, ha subito ammesso di conoscere Adriana, sostenendo però che si tratti semplicemente di una sua "amica" e soprattutto di non sapere che forsse una escort. Al momento tra l'altro Mattei non è indagato. Ma di certo tutto questo non può fare piacere a Matteo Renzi. Mattei è un uomo di fiducia del sindaco, sin dai tempi del mandato alla provincia. E in città si vocifera che anche altri uomini di Palazzo Vecchio siano coinvolti nello scandalo.
SICILIA - Ancora più grave la situazione emersa in Sicilia. Un'inchiesta della procura di Palermo ha scoperchiato un "sistema inquietante", una rete di corruzione sugli appalti dei grandi eventi. Tangenti e soldi dei contribuenti erano destinati a viaggi dei politici della Regione Sicilia, a vini pregiati ma anche a escort. Sull'isola ci sono stati 17 arresti. Coinvolti politici e funzionari dell'ente regionale. Emerge ancora una volta la zona grigia tra politica e mafia, visto che in carcere ci finisce anche Gaspare "Rino" Lo Nigro, ex direttore dell'agenzia per l'impiego ma anche sospettato di avere legami con il boss Domenico Raccuglia. Un "pentito" ha fatto anche il nome di Sara Tommasi, come spiega il Fatto Quotidiano. La soubrette sarebbe stata beneficiaria di un bonifico di tremila euro nel luglio del 2010. Si trattava di un servizio fotografico ma Angelo Vitale ha affermato che Faustino Giacchetto (faccendiere coinvolto nella vicenda) gli avrebbe fatto intendere che il compenso era dovuto a "prestazioni di altra natura".