Open, Riesame di Firenze: "Fondi della Toto costruzioni per l'ascesa di Renzi"

Le operazioni con cui nel settembre del 2016 l'avvocato Alberto Bianchi finanzio' per un totale di 200.000 euro la Fondazione Open di cui era presidente, nata per sostenere le iniziative politiche di Matteo Renzi, "appaiono dissimulatorie di trasferimento diretto di denaro dal gruppo Toto Costruzioni Generali alla Fondazione Open" stessa "pertanto puo' ritenersi sussistente il fumus dei reati contestati". Lo scrivono i giudici del riesame di Firenze nell'ordinanza che respinge il ricorso presentato dalla difesa di Bianchi contro il sequestro di documenti e materiale informatico nello studio dell'avvocato, eseguito nell'ambito di un'inchiesta che lo vede indagato per traffico di influenze illecite, come riporta l'Ansa.

Secondo quanto riportato nell'ordinanza del riesame, nell'agosto del 2016 Bianchi, a fronte di una fattura emessa per prestazioni professionali, ricevette dal gruppo Toto un pagamento di oltre 800mila euro, denaro che per l'accusa sarebbe stato in parte usato per finanziare la fondazione Open, sui conti della quale Bianchi verso' 200mila euro il mese successivo. Sempre in base a quanto ricostruito, nello stesso anno lo studio di Alberto Bianchi aveva ricevuto dal gruppo Toto circa 2 milioni di euro come pagamento per prestazioni professionali. Nel suo ricorso al riesame l'avvocato Nino D'Avirro, difensore di Bianchi, aveva chiesto che il sequestro fosse riconosciuto illegittimo poiche' effettuato su tutta la documentazione informatica relativa alla Fondazione Open, e non solo sulla parte oggetto d'indagine, relativa ai rapporti tra Bianchi, il gruppo Toto e la Fondazione, ricorda sempre l'Ansa. Secondo il riesame, il sequestro dell'intera documentazione e' legittimo poiche' necessario agli investigatori per indagare sui rapporti economici tra gruppo Toto, avvocato Bianchi e Fondazione Open, e anche quelli tra la fondazione e un altro imprenditore, ad essa legato da rapporti economici, e che a sua volta, sempre nel 2016, avrebbe ricevuto dal gruppo Toto oltre 4 milioni di euro in parte con operazioni di compravendita di quote societarie.