Luigi Preiti disse ai carabinieri: "Perché non mi avete sparato?". Ma sul suicidio ritratta
Per il gip del tribunale di Roma, Bernadette Nicotra, l'azione compiuta da Luigi Preiti davanti a palazzo Chigi domenica mattina lascia ipotizzare il reato di plurimo tentato omicidio premeditato. E' quanto sostiene lo stesso giudice Nicotra nel provvedimento, di una ventina di pagine, con il quale ha convalidato l'arresto Preiti e accolto la tesi della procura di Roma.
La premeditazione, sempre secondo il gip, si evincerebbe dagli stessi fermi immagine estrapolati dai filmati delle telecamere che hanno inquadrato l'intera sparatoria in piazza Colonna. Tesi quella del gip respinta dai difensori di Preiti, gli avvocati Mauro Danielli e Raimondo Paparatti, che stanno valutando di impugnare il provvedimento. Secondo i difensori, infatti, non e' provata la premeditazione e non e' ancora del tutto chiara la dinamica dei fatti.
Aveva pensato di suicidarsi in albergo ma poi ha desistito pensando che sarebbe stato interpretato come uno dei tanti suicidi legati alla crisi, quindi la decisione di compiere un gesto eclatante in un giorno importante, forse sperando che sarebbero state le forze dell'ordine ad ucciderlo. Coså Luigi Preiti, l'uomo che domenica mattina ha sparato davanti palazzo Chigi ferendo due carabinieri, secondo quanto riferito dai suoi legali duranti l'interrogatorio di garanzia davanti al gip Bernadette Nicotra. L'atto istruttorio, durato circa quattro ore, ß stato svolto ieri a Rebibbia dove il 49enne è detenuto. Al termine dell'interrogatorio il gip ha convalidato l'arresto e disposto la detenzione in carcere, coså come chiesto dal procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e dal sostituto Antonella Nespola.
Tentato omicidio di tre carabinieri, porto e detenzione di arma clandestina e ricettazione. Questo i reati contestati dalla Procura a Preiti, con le aggravanti della premeditazione e dell'aver agito contro pubblici ufficiali in servizio di ordine pubblico. Durante l'interrogatorio di garanzia, coså come riferiscono i legali di Preiti, gli avvocati Mauro Danielli e Raimondo Paparatti, il 49enne in lacrime ha riferito che aveva anche pensato di suicidarsi nell'hotel Concorde vicino alla stazione Termini dove ha passato la notte tra sabato e domenica, quella prima della sparatoria. Poi la scelta di andare davanti palazzo Chigi e i sette colpi. Quando i carabinieri lo disarmarono, secondo quanto riferito dai legali, immobilizzandolo sul selciato, avrebbe chiesto ai militari "perchá non mi avete sparato?". Secondo gli avvocati del 49enne, questi si aspettava che l'azione finisse con la propria morte. I due legali hanno chiesto al gip di "valutare la compatibilitÖ del regime carcerario con lo stato di alterazione in cui si trova Preiti" anche in considerazione del trattamento farmacologico cui ß sottoposto. I penalisti hanno annunciato che chiederanno a breve una perizia psichiatrica sul loro assistito. Quanto alla pistola Preti ha ribadito di averla acquistata "circa quattro anni fa al mercato nero di Genova e di averla portata con se' in Calabria all'insaputa di tutti". Nel corso dell'interrogatorio l'ex piastrellista ha di nuovo chiesto scusa ai carabinieri: "Non ce l'avevo con loro ne' con un politico in particolare", avrebbe detto - e si è informato sulle condizioni del brigadiere Giuseppe Giangrande, il militare rimasto gravemente ferito nella sparatoria.
VOLANTINI IN VALSUSA INNEGGIANO A PREITI, RIMOSSI - Volantini che esprimono solidarieta' con il gesto di Luigi Preiti, l'uomo che domenica ha sparato a due carabinieri davanti Palazzo Chigi a Roma: sono stati affissi nella notte da alcuni sconosciuti a Bussoleno (Torino), in Val di Susa. Li hanno rinvenuti i carabinieri. Il titolo del volantino, "Gli spari sopra", cita una canzone del cantante Vasco Rossi. Il gesto non e' stato rivendicato. Tutti i manifesti sono stati rimossi.
SPARI P.CHIGI: VOLANTINI IN VALSUSA INNEGGIANO A PREITI, RIMOSSI Volantini che esprimono solidarieta' con il gesto di Luigi Preiti, l'uomo che domenica ha sparato a due carabinieri davanti Palazzo Chigi a Roma: sono stati affissi nella notte da alcuni sconosciuti a Bussoleno (Torino), in Val di Susa. Li hanno rinvenuti i carabinieri. Il titolo del volantino, "Gli spari sopra", cita una canzone del cantante Vasco Rossi. Il gesto non e' stato rivendicato. Tutti i manifesti sono stati rimossi.