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Cronache
Puglia, è ancora guerra sulla scuola: il Tar la apre e Emiliano la richiude

Tutti i genitori si sono fatti due domande, quando venerdì 19 febbraio è arrivato l’annuncio del blocco delle lezioni in presenza per tutta la scuola (inclusa quella dell’infanzia): a chi affideremo i nostri figli durante le ore di lavoro? I bonus babysitter sono finiti. In zona gialla, con bar e ristoranti aperti, perché chiude di nuovo la scuola? Eppure i dati in Puglia sembrano molto più confortanti di un mese fa (i nuovi contagi sono la metà del mese scorso e le terapie intensive sono meno affollate dei mesi scorsi).

La motivazione di questa ennesima chiusura è di carattere precauzionale: la variante inglese circola (in Puglia sono stati certificati diversi casi, anche nel Salento) e, secondo alcuni esperti, potrebbe esplodere la terza ondata. Il Condacons e tantissimi genitori agguerriti sono tornati a inveire contro il governatore pugliese e a sfidarlo per l’ennesima volta in Tribunale.  E anche questa volta l’ordinanza del governatore è stata sospesa. I giudici amministrativi la giudicano contraddittoria e bloccano momentaneamente il provvedimento regionale  in attesa della discussionefissata il 17 marzo.

Il Tar Puglia nel decreto con cui ha sospeso l'ordinanza regionale sulla scuola, emessa il 20 febbraio, che imponeva la didattica a distanza a tutti gli istituti (compresi asili e scuole dell'infanzia) fino al 5 marzo, ha spiegato che per decisioni di questo tipo è necessaria la coerenza con la classificazione del livello di gravità dell'emergenza in ambito regionale. Il governatore della Puglia, però, non ci sta: si precipita a scrivere su Facebook che non è possibile mettere a rischio la salute del personale scolastico e che la variante inglese avanza (mentre le vaccinazioni rallentano ndr).

L’escamotage tecnico per superare la decisione dei giudici è semplice: basta trovare una nuova motivazione all’ennesima ordinanza. In seguito all’odierno provvedimento del Tar di Bari, sto per emettere una nuova ordinanza  per la prevenzione della ‘variante inglese’ e per l’esecuzione del piano vaccinale nelle scuole - dice il presidente della Regione Puglia - Saranno apportate solo piccole modifiche che spero non incideranno troppo sull’assetto organizzativo che le scuole si erano già date per affrontare le prossime due settimane”.

Con decorrenza dal 24 febbraio e sino al 14 marzo 2021, ​​le Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado e i CPIA adottano forme flessibili dell’attività didattica in modo che il 100% delle attività scolastiche sia svolto in modalità digitale integrata (DDI), secondo quanto previsto dal DM 89/2020 recante l’adozione delle Linee guida sulla Didattica Digitale Integrata di cui al Decreto del Ministro dell’Istruzione 26 giugno 2020 n.39 - chiarisce la nuova ordinanza - riservando l’attività didattica in presenza agli alunni per l’uso di laboratori qualora sia previsto dall’ordinamento, o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.

Le scuole dell’Infanzia, le Istituzioni scolastiche del ciclo primario e i CPIA ammettono in presenza tutti gli alunni che, per ragioni non diversamente affrontabili, non abbiano la possibilità di partecipare alla didattica digitale integrata. L’ ordinanza di Emiliano consente le lezioni in presenza per chi è in situazioni di svantaggio: “Le Istituzioni Scolastiche secondarie di secondo grado ammettono in presenza tutti gli studenti che, per ragioni non diversamente affrontabili, non abbiano la possibilità di partecipare alla didattica digitale integrata, nel limite del 50% della popolazione scolastica, possibilmente per ogni singola classe”.

Poi il provvedimento di Emiliano affronta il discorso dei vaccini: “I dipartimenti di prevenzione delle AA.SS.LL. attuano l’allegato Piano Vaccinale degli operatori scolastici entro la data di scadenza della presente ordinanza e comunicano al Dipartimento della Salute della Regione Puglia e all’Ufficio Scolastico regionale il grado di copertura vaccinale raggiunto, affinché i singoli Istituti scolastici, per disposizione del Dirigente scolastico, possano ritornare all’attività didattica in presenza, una volta completate le vaccinazioni dei rispettivi operatori scolastici che ne abbiano fatto richiesta”.

 

 

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