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Cronache
Salmone inquinato, allarme: quello biologico più inquinato del tradizionale

Non è tutto... rosa per il salmone. Una ricerca svela la presenza esagerata di sostanze tossiche nella "versione biologica" di questo pesce. Il salmone fresco che viene dalle filiere convenzionali, dalla Norvegia o dall'Irlanda, è meno contaminato di prima, mentre il salmone biologico lo è di più, secondo un sondaggio del magazine "60 Millions de consommateurs" che viene pubblicato oggi, come riporta la stampa francese. Sono stati analizzati in laboratorio tranci di salmone fresco e di salmone affumicato

Risultato? Il salmone biologico è il più inquinato di tutti. La qualità del cosiddetto "salmone convenzionale" (vale a dire, non biologico), sarebbe nettamente "migliorata nel corso degli ultimi anni", dice all'AFP Patricia Chairopoulos, giornalista autrice del sondaggio. Questi pesci "stanno facendo bene: non abbiamo trovato metalli, PCB (policlorobifenili), pesticidi e nemmeno residuo di farmaci veterinari".

Sono stati analizzati dieci tranci di salmone fresco e quindici di salmone affumicato, provenienti da Norvegia, Irlanda o Scozia, convenzionali e bio, alcuni certificati come filiera responsabile: la contaminazione con metalli come mercurio e arsenico è risultata più forte proprio nei quattro tranci di salmone fresco bio. Per quanto riguarda il mercurio, le quantità restano al di sotto dei limiti consentiti. Per quanto riguarda l'arsenico, le quantità sono molto variabili. Ma l'arsenico si trova nella crosta terrestre, in questo caso è comprensibile che la carne di pesce selvatico ne contenga.

Secondo "60 millions de consommateurs", è l'alimentazione dei pesci il vero problema, non l'ambiente in cui vengono allevati. Normalmente i salmoni sono allevati con alimentazione vegetale, ma c'è anche una parte di farina di pesce, per gli animali carniovori, più abbondante proprio nel caso dei salmoni biologici. Se l'alimentazione vegetale dei salmoni bio è senza dubbio biologica, la parte animale è meno controllata e potrebbe contenere sostanze inquinanti.

Quindi non bisogna più mangiare salmone? No, anche perchè i livelli di sostanze inquinanti rimangono comunque ben al di sotto delle soglie di allarme per tutti i tranci analizzati. Il rapporto del magazine punta a sensibilizzare le aziende perché controllino l'origine e la composizione del cibo ch danno ai loro salmone. Non si vuole ottenere l'effetto già descritto da Delpeyrat, uno dei principali produttori di salmone affumicato in Francia, che aveva detto a febbraio 2016 che due milioni di consumatori hanno smesso di acquistare questo prodotto dopo la crisi provocata nel 2013 da un servizio televisivo molto critico sulle condizioni degli allevamenti di pesce.

Alcuni consigli? Evitare le confezioni di salmone che dicono "non ricongelare", privilegiare la scritta "salatura a secco", controllare che il colore sia uniforme e consumare dopo due o tre settimane al massimo dalla fabbricazione. Siccome il salmone è grasso, va a male rapidamente, anche se è imballato. E più ancora il salmone biologico, per cui l'astaxanthine, un pigmento che dona il colore rosa e che possiede anche un effetto antiossidante, non è autorizzato.

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salmone biologico inquinatosalmone inquinato scandalo
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