
La FESMED (Federazione Sindacale Medici Dirigenti) conferma lo sciopero nazionale di 24 ore per la giornata del 12 febbraio nelle sale parto, che comportera' il rinvio di circa 1.100 eventi programmati. Lo sciopero interessera' i medici dipendenti e gli altri operatori del SSN che operano nei punti nascita, nei consultori familiari e negli ambulatori ostetrici del territorio e di tutti coloro che vorranno aderire con la formula dello "sciopero di solidarieta'", che consente di allargare l'adesione allo sciopero ai lavoratori che intendono partecipare, senza avanzare una pretesa che influisca sul loro rapporto di lavoro, ma per solidarieta' nei confronti delle rivendicazioni di altri lavoratori. Questo permettera' di scioperare a tutti i lavoratori ospedalieri e territoriali, anche se iscritti ad un'organizzazione sindacale diversa da quella che ha proclamato lo sciopero, oppure non iscritti ad alcun sindacato.
FESMED, AOGOI, SIGO, AGUI, AGITE, SIEOG e AIO, chiedono ai partiti politici di inserire nei rispettivi programmi elettorali, per le prossime elezioni politiche, "la messa in sicurezza dei punti nascita in tutto il territorio nazionale; il contenzioso medico-legale in campo sanitario, avanzando proposte per il suo superamento da adottare immediatamente dopo la formazione del nuovo Governo". La FESMED dichiara che, in occasione della giornata di sciopero, "sara' garantita la continuita' delle prestazioni indispensabili ai sensi di quanto previsto all'articolo 1 della Legge 146/90 e successive modificazioni e negli Accordi sui servizi pubblici essenziali in caso di sciopero della dirigenza medica e veterinaria del SSN sottoscritto il 26 settembre 2001. Quindi, non verra' dato corso alle attivita' programmate e questo si stima che portera' ad un totale di circa 1.100 interventi nei reparti di ostetricia e ginecologia che dovranno essere rinviati". Fatte salve le urgenze indifferibili, che saranno comunque garantite, il black out riguardera' anche l'attivita' dei consultori familiari e di tutti gli ambulatori ostetrici del territorio, dove non verranno effettuati esami clinici, visite specialistiche ed ecografie.