Dossier Telecom/ Emanuele Cipriani accusa: "Lavoravo per Tronchetti"

Venerdì, 12 febbraio 2010 - 13:20:00

Telecom

"Lavoravo per Marco Tronchetti Provera". Emanuele Cipriani, l'investigatore privato alle dipendenze di Telecom fino al 2004, ha chiamato in causa, accusandolo, l'ex presidente del colosso telefonico nell'ambito dell'inchiesta sui presunti dossier illegali.

"In molte occasioni il motivo delle indagini era quello di fornire elementi al presidente Tronchetti Provera, che potessero essergli di aiuto in difficili trattative societarie; in affari che dovevano concludersi; nella gestione delle assemblee", ha spiegato infatti Cipriani, illustrando al Gup Mariolina Panasiti nel corso dell'udienza preliminare i dettagli delle richieste dell'attuale numero uno della Pirelli. Affermazioni che hanno avuto come risultato la convocazione di Tronchetti Provera da parte del Gup per il 26 febbraio.

Cipriani ha respinto le accuse del Pm, spiegando che "se qualcuno ha ipotizzato che in realtà quelle attività investigative potessero essere in qualche modo dirette a ricattare il destinatario delle stesse, ebbene è stato clamorosamente smentito dagli esiti delle indagini che hanno rilevato come nessuno, e ribadisco nessuno fra i soggetti passivi delle stesse, è stato oggetto di richieste economiche e quant'altro da parte mia". "In questo senso il sillogismo è chiarissimo: se quelle investigazioni non occorrevano a me, ovvero a Tavaroli, evidentemente occorrevano a chi, nell'ambito delle società Pirelli e Telecom, me le aveva ordinate", ha aggiunto.

L'investigatore non si è limitato a puntare il dito solo verso Tronchetti, ma ha lamentato anche il mancato approfondimento dei fatti da parte della magistratura: "Nel corso dei miei interrogatori - ha sostenuto - ho più volte e reiteratamente invitato il Pm a svolgere tutte le indagini utlili per verificare tutta la realtà di quanto avevo dichiarato, attraverso esami testimoniali, indagini bancarie, verifiche circa l'agenda di Marco Tronchetti Provera... Nulla di tutto ciò è stato fatto e io mi ritrovo ad essere imputato mentre Tronchetti è parte lesa". Cipriani ha chiesto quindi che Tronchetti venga a testimoniare "a chiarimento della mia posizione processuale" e ha chiesto la testimonianza anche di "altri dirigenti di massimo grado che ben conoscevano l'andamento del recupero di talune infornmazioni".

Al termine della sua deposizione, l'ex investigatore ha raccontato anche di una "pratica" che riguardava Marco Tronchetti Provera e la moglie Afef. Dossier di chi cui "Tronchetti era a conoscenza". "Esiste in atti - ha spiegato a questo riguardo Cipriani - ed è stata anche analizzata nell'estate 2007 con la polizia giudiziaria, una pratica delle tante riferibili personalmente al presidente, in particolare, dove questi, in vacanza a Montecarlo con la moglie, frequentava lo yacht del cittadino armeno Manoukian Vatche (amico di vecchia data di Afef) denominato il signore della guerra essendo noto alle polizie e servizi di intelligence di mezzo mondo come tra i piu' noti e grandi trafficanti di armi pesanti. La situazione la scopriamo nel corso del servizio di protezione in atto e la riferiamo prontamente a Tavaroli, che si catapulta dal dottore". "Sempre a memoria - ha aggiunto - vi sono pratiche nell'interesse esclusivo di Tronchetti Provera, quali ad esempio le operazioni di intelligence pesanti, richieste per approfondire le notizie e i movimenti del fratello di Afef".

Il giudice ha disposto la trasmissione degli atti alla Procura. Sembra che ci siano gli estremi per la calunnia. Nell'ambito di questa inchiesta Tronchetti era stato sentito in passato come testimone. La scorsa settimana Telecom e Pirelli, coinvolte nella vicenda in base alla legge 231 sulla responsabilità dei soggetti giuridici, avevano presentato al giudice la richiesta di patteggiamento concordata con i magistrati.

LA REPLICA- Il numero uno della Pirelli Marco Tronchetti Provera avvia azioni legali nei confronti di Emanuele Cipriani, l'investigatore che oggi ha reso dichiarazioni spontanee davanti al gup del tribunale di Milano, e che e' uno degli imputati nell'ambito della vicenda dei dossier illegali. Sulle dichiarazioni di Cipriami, un portavoce della Pirelli sottolinea che ''ancora un volta, per necessita' contingenti legate alle sue strategie processuali e alla volonta' di rientrare in possesso del patrimonio che gli e' stato congelato, le ricostruzioni del signor Cipriani rappresentano un tentativo di rimettere in discussione quanto invece gia' accertato dai magistrati inquirenti che, dopo la puntuale verifica della sua condotta e delle dichiarazioni da lui rese in 30 interrogatori, hanno ritenuto di richiederne il rinvio a giudizio escludendo invece, dopo quasi quattro anni di indagini accuratissime, qualsiasi responsabilita' di Marco Tronchetti Provera''. ''Dall'inchiesta - continua il portavoce - e' emersa in modo evidente la natura, in molti casi illegale, dei rapporti tra la funzione Security di Telecom e di Pirelli e le societa' di Cipriani che agivano spesso, come e' risultato dalle indagini, in modo totalmente autonomo al solo fine di produrre fatture e incassare denaro. Per tali attivita' gli imputati sono stati accusati di appropriazione indebita ai danni di Telecom e di Pirelli. Va ricordato che fu proprio l'allora vertice di Telecom, nell'ambito delle attivita' di verifica avviate dall'azienda anche sulle fatture rilasciate dal signor Cipriani, a dare mandato di denunciare immediatamente le irregolarita' individuate, in particolare l'inesistenza di documentazione di supporto a fronte di alcune fatture emesse. Verifiche non semplici in considerazione del fatto che in Telecom, le spese contestate effettuate dalla security in 4 anni, pari a circa 20 milioni di euro, erano state occultate tra migliaia di fatture regolari all'interno di un budget complessivo, destinato principalmente alla protezione della rete, di oltre 250 milioni di euro''. Tali esposti, nel corso del tempo e con diverse tematiche all'oggetto, hanno contribuito, come riconosciuto dalla stessa autorita' inquirente, al buon esito delle indagini''

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