Il corpo della sua ex nell'auto. I macabri particolari dell'omicidio

Ha percorso con la sua Bmw cabrio quasi duecento km dal Trentino a Verona
, viaggiando con la sua ex fidanzata morta adagiata sul sedile accanto al guidatore. Vittorio Ciccolini, 45 anni, avvocato conosciutissimo a Verona, ha raccontato tutti i macabri particolari di quella sera del venerdi' in cui ha deciso di uccidere Lucia Bellucci, di origine marchigiana ma residente nella provincia di Trento dove stava per iniziare un nuovo lavoro in un centro estetico. Una storia a tinte nere, anzi horror, quella dell'avvocato assassino, oggi accusato di omicidio dalla Procura di Trento che ha raccolto le sue testimonianze dopo l'arresto eseguito dai carabinieri.
Tantissimi i particolari forniti dal reo confesso che ha chiarito vari punti oscuri della vicenda. Nel suo studio sono state trovate lettere in cui si parla esplicitamente di voler commettere un omicidio, accanto alla supplica "perdonatemi". Difficile stabilire cosa abbia fatto scattare la molla omicida dell'uomo, gli inquirenti parlano di conflitti con la ex fidanzata, tutto spiegato con lucidita' nelle lettere vergate dall'avvocato. La storia era finita dopo due anni, ma venerdi' scorso Ciccolini aveva convinto Lucia a cenare con lui in un grazioso ristorante di Spiazzo Rendena, poco lontano da Pinzolo (Trento). La cena c'e' stata, secondo testimoni, poi la Bmw con i due si e' allontanata nella notte. Ma la caccia all'uomo e' cominciata subito quando i carabinieri hanno trovato tracce di sangue nell'albergo dover risiedeva la Bellucci. Non e' stato chiarito se l'omicidio si stato compiuto la', ma sembra che Ciccolini abbia prima strangolato la ragazza, poi l'abbia accoltellata due volte al cuore. Quindi il terribile viaggio verso Verona.
Ciccolini ha lasciato l'auto con la morta coperta da un telo nel garage della madre in vacanza. Poi, forse in stato confusionale, ha vagato per circa 48 ore, finche' i carabinieri lo hanno trovato, in maglietta e shorts, sui bastioni della citta'. Una breve fuga disperata a piedi, poi le manette. E' stato lo stesso Ciccolini a rivelare dove si trovava il corpo della ex. In attesa dell'autopsia, si indaga per scoprire quale motivo abbia fatto precipitare verso il buio la mente dell'avvocato.