Un giudice americano ha destituito un adolescente di 15 anni che rifiutava di portare un chip geolocalizzatore imposto dalla sua scuola. Si ribellano gli strenui difensori della vita privata. A stabilirlo una discussa sentenza resa nota lo scorso martedì. La giustizia fa così un passo in direzione del Grande Fratello.
Ma come funziona questo chip? La scuola li fa applicare ai suoi studenti durante l'orario delle lezioni per localizzare gli studenti. Andrea Hernandez, una texana di 15 anni, non voleva portare il badge di identificazione obbligatoria del suo liceo. Sostenuta da suo padre, la giovane invocava dei motivi religiosi, definendo il chip come "il marchio di Satana".
Al di là di questa linea di difesa poggiata sulla Bibbia, la scelta della geolocalizzazione è una vera questione di società. Secondo la scuola, si tratta di un provvedimento utile alla sicurezza. Ed è la stessa cosa evocata dal giudice.