Gli ispettori del ministero della Giustizia hanno varcato, questa mattina, poco dopo le 9, l'ingresso
Gli ispettori dovranno chiudere in fretta la pratica sulla presunta fuga di notizie in merito alla delicata inchiesta sul mondo dello spettacolo. Arcibaldo Miller, capo dello speciale dipartimento, ha precisato che è stato lo stesso ministro Mastella a chiedere di verificare in fretta se vi siano state violazioni o meno da parte degli inquirenti. Miller è arrivato da solo a Potenza. E' stato ricevuto prima dal procuratore capo Giuseppe Galante e dal sostituto Henry John Woodcock. Poi ha incontrato il procuratore generale, Vincenzo Tufano. "Abbiamo chiesto documenti - ha sostenuto Arcibaldo Miller - che ci saranno consegnati in tempi brevi. Torneremo nei prossimi giorni".
Notizie confuse e un "chiacchiericcio" che non proviene da fonti giudiziarie. Il procuratore capo di Potenza, Giuseppe Galante, difende la riservatezza degli inquirenti sull'inchiesta che riguarda i presunti ricatti a personaggi del mondo dello spettacolo. Mentre gli ispettori del ministero arrivano a palazzo di giustizia per indagare sulla fuga di notizie, Galante, con una nota, prende posizione sulle notizie di stampa apparse copiosamente nei giorni scorsi. "In primo luogo - sostiene il procuratore capo - nessun atto di indagine inteso in senso stretto ha formato oggetto di pubblicazione: in particolare nessun brano dei numerosi interrogatori né, tantomeno, nessun brano enucleato da intercettazioni è stato oggetto di propalazione e di pubblicazione e diffusione mediatica". Per il magistrato ciò "conferma l'assoluto rispetto e la corretta osservanza del segreto istruttorio da parte di tutti gli organi inquirenti e del personale amministrativo".
Evidenziando di non poter entrare nel merito dei fatti, coperti dal segreto istruttorio, Galante precisa ancora che "dalla lettura dei giornali emerge chiaramente e ictu oculi come le notizie pubblicate appaiano confuse, contraddittorie e quasi sempre non corrispondenti al reale svolgimento della vicenda processuale, e come mai si faccia espresso riferimento al contenuto specifico di atti istruttori, e cio' a ulteriore conferma del fatto che le notizie in esame costituiscono l'espressione di un 'chiacchiericcio' incontrollato, non provenendo chiaramente da nessuno degli addetti ai lavori". Citando anche esempi di interviste rilasciate da alcuni personaggi coinvolti (Fabrizio Corona e Lele Mora), il procuratore capo di Potenza sottolinea che, invece, "diversi soggetti coinvolti, a diverso titolo, nella vicenda hanno addirittura rilasciato interviste a giornali e televisioni". Per questo lo stesso procuratore della Repubblica ha aperto un fascicolo processuale dedicato all'eventuale presunta fuga di notizie, per le quali sono già "in pieno svolgimento indagini e accertamenti".