di Antonino D'Anna
Lascia. Questa è la voce che ha preso a girare in questi giorni in Vaticano sul conto di monsignor Georg Gaenswein, il segretario di Benedetto XVI attualmente Prefetto della Casa Pontificia. Secondo quanto Affaritaliani può riferire, l'atletico monsignor Georg potrebbe essere trasferito alla sede arcivescovile di Colonia attualmente guidata dall'ottantenne cardinale Joachim Meisner, buon amico molto fidato di Joseph Ratzinger. Ma attenzione: la voce che corre indica in Georg un ruolo iniziale in veste di coadiutore del cardinale Meisner, “per farsi le ossa”, e solo dopo la promozione al posto di Meisner e la sua successiva elevazione al cardinalato. Insomma, una soluzione un po' diversa – e nemmeno tanto immediata, si dice e osserva – per Georg.

COME STANISLAO? - Davanti a questo scenario, infatti, la mente di tanti torna a quanto accaduto a Stanislao Dziwisz, oggi Arcivescovo di Cracovia. L'ex potente segretario di Karol Wojtyla, indicato addirittura alle soglie del Conclave 2005 come il 118° cardinale elettore “in pectore” che il Papa polacco non sarebbe riuscito a nominare, ottenne una rapida promozione a Cracovia e la berretta da cardinale.
FUTURO ASSICURATO - Ma il ritardo si piega con la possibilità, per Georg, di un futuro certo: il vescovo coadiutore, infatti, ha il diritto di successione al vescovo al momento in carica, quindi il futuro di monsignor Gaenswein a Colonia sarebbe più che roseo. Dopo un periodo di acclimatamento, pensato per conoscere la realtà locale, ci sarebbe poi la successione e nel giro di qualche annetto la porpora. Parliamo di una delle diocesi più importanti della Germania, con 2,2 milioni di fedeli cattolici su 5 di abitanti, e sede della XX Giornata Mondiale della Gioventù nel 2005, la prima tenuta da Ratzinger.
ADDIO AGLI AMICI DI ROMA - C'è il suggerimento del Papa emerito dietro un possibile scenario? Chissà. Certo è che monsignor Georg sentirà la mancanza di Roma. Non solo di Benedetto, ma anche di tutto il mondo della Capitale in cui si era fatto conoscere e apprezzare per la capacità di conoscere e incontrare persone. Affabile, impeccabile, discretissimo, Georg ha saputo costruire una bella rete di amicizie e conoscenze nel corso di questi anni, oltre al suo ruolo – delicato e importante – in Vaticano. Ruolo che rischiava di essere messo in discussione da Vatileaks e che invece il monsignore ha saputo gestire benissimo, smascherando Paolo Gabriele (il maggiordomo che aveva consegnato i documenti al giornalista Gianluigi Nuzzi) e diventando – all'inizio del 2013 – Arcivescovo e Prefetto della Casa Pontificia. Sembrava una posizione solida (e tale si è rivelata), che lo avrebbe potuto far diventare potente come l'attuale cardinale Dziwisz, quando le dimissioni di Benedetto XVI hanno fatto saltare tutto. E invece no: monsignor Gaenswein è rimasto al suo posto, diventando anzi uno degli uomini di fiducia di Francesco. Adesso, quando le cose si saranno assestate, per lui ci sarà la promozione a Colonia: del resto si sa, Ratzinger vorrebbe vedere presto monsignor Georg diventare cardinale. Francesco lo accontenterà?