Abiti griffati, ristoranti a 5 stelle, abiti e accessori firmati, una casa di lusso. I coniugi Giacino a Verona facevano la bella vita. Peccato che "ufficialmente" vivessero con 126 euro al mese. Da dove arrivavano i soldi? Secondo i pm dalle mazzette intascate dall'ex vicesindaco e dalla moglie avvocato. Il tutto all'ombra del purissimo Tosi...
Il "vizietto" non è solo di quella che i leghisti duri e puri chiamano "Roma ladrona", insomma. La dolce vita sulle spalle dei contribuenti la si fa pure a Nord, proprio a Verona, fiore all'occhiello della buona amministrazione padana. Almeno secondo l'indagine dei pm veronesi, secondo i quali tra tra il 2008 e il marzo 2013 Vito Giacino, ex braccio destro di Tosi, avrebbe intascato oltre seicentomila euro di mazzette con la complicità della compagna Alessandra Lodi.
Secondo gli inquirenti mezzo milione sarebbe arrivato alla coppia direttamente in contanti. Il resto, invece, proverrebbe da consulenze fatturate alla donna e in realtà mai eseguite. Giacino è finito in carcere, la moglie ai domiciliari. L'indagine è scattata in seguito alla testimonianza di un imprenditore, proprio quello che avrebbe fatturato le finte consulenze, che ha raccontato ai poliziotti dei denari elargiti al vicesindaco in campio di un occhio di riguardo su appalti e varianti urbanistiche.
La perquisizione della squadra mobile di Verona ha rilevato "la disponibilità di autovetture di un certo rilievo, un’abbondanza di capi di abbigliamento di firma, scarpe e borse comprese, di arredi e oggetti di design e la frequentazione di ristoranti non certo economici", senza contare "il ricorso a trattamenti estetici" e l'attico di lusso nel quale la coppia abita. Un attico dal valore di un milione e 700 mila euro.
Insomma, una vita a 5 stelle che, secondo l'accusa, è stata foraggiata dalle tangenti. Già, perché ufficialmente la coppia viveva con poche centinaia di euro al mese. Esaminando i prelievi e i movimenti sui conti corrente ufficiali, infatti, risulta che nel 2009 i due vivevano con 351 euro al mese, addirittura 126 nel 2010. Cifre di vita frugale. Altro che cinque stelle...