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Culture
A Milano in mostra "Memos. A proposito della moda in questo millennio"

A Milano in mostra "Memos. A proposito della moda in questo millennio"

In occasione della Milano Fashion Week 2020 si è tenuta a Milano la conferenza stampa di inaugurazione della mostra “Memos. A proposito della moda in questo millennio” al Museo Poldi Pezzoli, realizzata dalla Camera Nazionale della Moda Italiana con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ice Agenzia, il Comune di Milano e con la partecipazione di Tendercapital, nell’ambito delle attività del suo incubatore d’arte TenderToArt.

Il progetto, in forma di mostra e di catalogo, vuole indurre una serie di riflessioni sulla moda contemporanea, sulle sue qualità e attributi, partendo da quelle “Lezioni Americane” di Italo Calvino che l'autore avrebbe dovuto tenere nell’autunno del 1985 all’Università di Harvard, nell’ambito delle Charles Eliot Norton Poetry Lectures. Il titolo dato dallo scrittore era “Six Memos for the Next Millennium”. Così “Memos” è titolo dell’esposizione.

“La mostra ‘Memos’ si inserisce perfettamente nell’incubatore d’arte TenderToArt che noi portiamo avanti da circa 10 anni in Tendercapital. La mostra trae spunto dalle ‘Lezioni Americane’ di Italo Calvino scritte nel 1985, tutt’oggi ancora attuali e che descrivono il mondo della moda sotto una luce diversa, all’interno di un contesto culturale ben più ampio. La moda ha un impatto importante come industria sul PIL del nostro Paese e Tendercapital, tra i player internazionali più dinamici nel settore dell'asset management, non solo è attento al mondo della finanza, ma grazie al progetto TenderToArt, cerca di valorizzare le nuove forme d’arte come la mostra ‘Memos’.” Lo ha dichiarato in conferenza stampa Moreno Zani, Presidente Tendercapital.

La mostra, infatti, utilizza le parole di Calvino per riflettere sulle trasformazioni della moda. “Memos”, tra l'altro, evoca anche le note dattiloscritte da Diana Vreeland ai tempi della sua direzione di “Vogue America”. Appunti rivolti alla redazione, che trattengono sinteticamente la rapidità fantasiosa di Vreeland.

La mostra è insieme opera aperta all'interno del Museo Poldi Pezzoli: la casa-museo di via Manzoni nel cuore di Milano, dove è possibile visitare una selezione tra riviste ed ephemera che fanno parte della storia della moda e che contribuiscono ad articolare il percorso espositivo in una sequenza di memos che include, tra gli altri, anche abiti di: Arbesser, Demna Gvasalia per Balenciaga, Boboutic, Riccardo Tisci per Burberry, Karl Lagerfeld per Chanel, Gabriele Colangelo, Maria Grazia Chiuri per Dior, Fausto Puglisi, Silvia Venturini Fendi per Fendi, Giambattista Valli, Giorgio Armani, Alessandro Michele per Gucci, J.W. Anderson per Loewe, Maison Martin Margiela, Marco De Vincenzo, Maria Sole Ferragamo, Francesco Risso per Marni, Noir per Moncler Genius, Moschino, Msgm, Prada, Random Identities, Paul Andrew per Salvatore Ferragamo, Pier Paolo Piccioli per Valentino, Versace. 
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