LO SPECIALE
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di Antonio Prudenzano
Il presente difficile e il futuro incerto dell'editoria libraria sarà "vivisezionato" a Vicenza, dal 26 al 28 ottobre, in occasione del IX° Forum del Libro, dal titolo "Passaparola - Un mondo da leggere" (http://www.forumdellibro.org). Nel corso della tre giorni si parlerà di nuove forme di diffusione della lettura e di "differenti concezioni, usi e modi del libro, inteso come strumento da toccare, leggere, ascoltare, guardare e condividere". Ci sarà spazio anche per le scuole, e nel programma non mancheranno mostre d'arte, letture ad alta voce, dibattiti, giochi letterari, incontri con scrittori, studiosi e personalità della cultura.
UNA PROPOSTA DI LEGGE - Mentre il mercato librario continua a fare i conti con un'annata al rallentatore, a Vicenza gli addetti ai lavori (scrittori, editori, librai, bibliotecari...) formuleranno una proposta di legge di iniziativa popolare che, "grazie ai contributi di ogni singolo esponente del mondo del libro, dei lettori, passando per gli scrittori fino ad arrivare agli enti governativi, intende contribuire alla risoluzione delle attuali problematiche del settore".
VERSO LE LIBRERIE DI "QUALITA'" (ANCHE SE "DI CATENA")... - Alberto Galla rappresenta una categoria particolarmente in difficoltà, quella dei librai. A Vicenza il presidente dell'ALI parteciperà alla tavola rotonda (coordinata da Stefano Salis) insieme a Carmela Decaro, Fausta Bressani, Gino Roncaglia, Gian Arturo Ferrari, Alberto Galla, Ricardo Franco Levi, Beatrice Masini, Stefano Mauri, Michela Murgia, Stefano Parise e Paolo Peluffo. Ad Affaritaliani.it Galla anticipa gli obiettivi dell'Associazione dei Librai in merito alla proposta di legge di iniziativa popolare sul libro e la lettura: "Premetto che l'ALI è stata coinvolta nella discussione che ha preceduto la formulazione dell'articolato del progetto di legge in una serie di incontri che hanno impegnato il presidente e il consigliere delegato ai rapporti con le biblioteche e la formazione Aldo Addis, oltre ad altri nostri soci che fanno parte dell'Associazione Forum del libro (Campino e Pinto). A noi è stato anche richiesto di scrivere l'articolo dedicato alle librerie che prevede, tra l'altro, l'introduzione della qualifica di 'libreria di qualità'...".
IPOTESI DI AGEVOLAZIONI... - Galla (che precisa che al momento si tratta solo di "ipotesi") ci spiega che "ridefinendo il concetto stesso di libreria abbiamo introdotto questa nuova qualifica, che si ispira alla legislazione francese. E abbiamo appositamente evitato di usare l'abusato aggettivo 'indipendente', perché anche una libreria 'di catena' può essere 'di qualità'. La qualità, infatti, è data dall'assortimento. Sugli scaffali e in vetrina, in pratica, non ci dev'essere spazio solo per gli ultimi bestseller. E poi è importante che la libreria di turno proponga al territorio iniziative di promozione della lettura. L'ipotesi è che le 'librerie di qualità' vengano, tra l'altro, sostenute a livello statale con agevolazioni fiscali legate all'innovazione. E anche sul fronte delle locazioni sarebbe importante ricevere un sostegno...".
IN CAMPAGNA ELETTORALE SI PARLERA' DEI PROBLEMI DEL SETTORE? - La proposta (che non affronta solo i problemi delle librerie, ma anche quelli del resto della filiera) è una bozza, frutto di una mediazione, e quindi il testo potrà ancora essere migliorato. A quel punto verranno raccolte le firme dei cittadini. Di certo, l'auspicio dei promotori è che, così come accaduto in Francia di recente, il futuro del libro e delle librerie sia uno dei temi della prossima campagna elettorale. Un'utopia, per un Paese in cui, tra il 2011 e l'anno precedente, si sono persi oltre 723mila lettori?