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Culture
Bmta, ad un antico relitto ritrovato nel Mar Nero il Premio Khaled al-Asaad

Va alla scoperta del più antico relitto intatto al mondo, ritrovato nel Mar Nero, la quinta edizione dell’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad”, il premio intitolato al direttore dell’area archeologica e del museo di Palmira che ha pagato con la vita la difesa del patrimonio culturale. La scoperta è di quelle ritenute sensazionali. A 2 km di profondità nel Mar Nero, al largo della costa della Bulgaria, grazie all’insolita composizione chimica dell’acqua e alla mancanza di ossigeno al di sotto dei 180 mt, il Black Sea Maritime Archaeology Project (MAP) ha ritrovato una nave di legno risalente a 2.400 anni fa, con gli elementi strutturali, fra cui l’albero e i banchi per i rematori, mai prima d’ora rinvenuti intatti in navi così antiche, attestandolo come il più antico relitto completo conosciuto trovato in mare (le barche rituali egizie ritrovate negli scavi, come quelle di Cheope, sono però molto più antiche). L’esplorazione, durata tre anni, ha portato alla scoperta di più di 60 relitti storici. La nave, lunga circa 23 mt, documentata grazie a un sottomarino a comando remoto (ROV, remotely operated vehicle) dotato di telecamere, appare simile alle navi mercantili raffigurate su antichi vasi greci. Un piccolo frammento del relitto è stato estratto e analizzato con il metodo del radiocarbonio, risultando risalente al V sec. a.C., epoca in cui le città-stato greche intrattenevano frequenti rapporti commerciali fra il Mediterraneo e le loro colonie lungo la costa del Mar Nero. Il premio sarà consegnato a Jonathan Adams, responsabile del Black Sea Maritime Archaeology Project (MAP), venerdì 15 novembre alla presenza di Fayrouz, archeologa e figlia di Khaled al-Asaad, in occasione della XXII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico.

Lo “Special Award”, il Premio alla scoperta con il maggior consenso sulla pagina Facebook della Bmta, è assegnato al “pane più antico del mondo” ritrovato nel Deserto Nero della Giordania da un gruppo di ricercatori delle Università di Copenaghen, di Cambridge e University College di Londra: si tratta di una focaccia di pane azzimo carbonizzata di circa 14mila anni.

A concorrere al Premio sono state le dimore di pregio e le iscrizioni scoperte a Pompei, un antico laboratorio di mummificazione venuto alla luce a Saqqara, la più antica mano in metallo ritrovata in Europa, il pane più antico del mondo scoperto nel Deserto Nero in Giordania, e appunto, il relitto nel Mar Nero. Il Premio è l’unico riconoscimento a livello mondiale dedicato al mondo dell’archeologia e in particolare ai suoi protagonisti, gli archeologi, che con sacrificio, dedizione, competenza e ricerca scientifica affrontano quotidianamente il loro compito nella doppia veste di studiosi del passato e di professionisti a servizio del territorio. La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (14-17 novembre a Paestum) e Archeo, la prima testata archeologica italiana, hanno inteso dare il giusto tributo alle scoperte archeologiche attraverso un Premio annuale assegnato in collaborazione con le testate internazionali, tradizionali media partner della Borsa.
 

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