"Crossroads 2", boom su Youtube. Giovani film-maker crescono
"Crossroads 2", il cortometraggio super cliccato sul web in queste settimane
Sono sempre più numerosi i film, di durata più o meno contenuta, che appaiono in rete. Alcuni diventano dei veri e propri “casi”, come Crossroads 2 di Luca Grasso, arrivato in un mese a circa 60mila visualizzazioni su YouTube. La nostra intervista al regista
Di Raffaello Carabini
Produrre un film – of course, senza gli effetti speciali megastellari hollywoodiani –oggi è sempre meno costoso. Le telecamere digitali ad altissima definizione, così come i microfoni per la ripresa audio, sono disponibili in ogni tablet o smartphone che si rispetti, e sono così sensibili da non necessitare di un apparato illuminotecnico significativo. Inoltre i programmi per un adeguato montaggio e una buona post-produzione si trovano in rete a pochi euro, alcuni persino gratuitamente. Basta perciò un computer di buona qualità e il gioco è fatto. O quasi.
Già, perché quello che serve veramente e fa la differenza, è il plot, la storia, e chi sappia interpretarla e girarla. I giovani film-maker, una parolina inglese che viene usata per non scomodare quella nostra, più “istituzionale”, di regista anche se in realtà tali sono, italiani sono sempre più agguerriti e produttivi, stimolati anche da festival e iniziative istituzionali. Parliamo ad esempio del Prato Filmmakers in Festival oppure del Cuneo Film Festival, del Coffi cortOglobo di Angri vicino Salerno, del Laceno d’oro di Avellino, del Corti a Palazzo di Verona e così via, distribuiti un po’ su tutto il nostro territorio.
“Certo i festival sono uno stimolo importante”, ci dice il regista Luca Grasso, “mentre più difficili da raggiungere sono le iniziative istituzionali. Noi stiamo ancora attendendo che il Comune di Milano ci attribuisca, come promesso da mesi, una collocazione all’interno di un evento culturale, nel quale presentare il nostro lavoro.” Un lavoro, quello del regista milanese, che è un vero proprio “culto” in rete, dove ha raggiunto quasi 60mila visualizzazioni in un solo mese di presenza sulla piattaforma YouTube. Si tratta del corto di circa una dozzina di minuti Crossroads 2, minifilm in bianco e nero dedicato a un “tema fortemente attuale come quello dell’integrazione, in una società che valorizza sempre più la connessione tra le cose, trascurando quella tra le persone”.
Visibile al link www.youtube.com/watch?v=OcGp73zisdw, il corto propone le difficoltà di autodeterminazione che ci impone una società contemporanea grigia e ostile, in cui “un cuore volutamente ignorato e un altro inutilmente annoiato sono due facce di una stessa miseria esistenziale”. Sulle note di Sergei Prokofiev e nei panorami di una Milano avversa si muovono i protagonisti: l’incisivo trader Renato Sitzia, la sfiorita d’inedia Stefy Bruni e la “povera ma bella” Giusi Grasso, forse un’immigrata forse una seconda consorte nascosta in un abbaino (“lo scorso anno a Monza si è scoperto un tale che celava in un box vicino casa una seconda famiglia”).
Crossroads 2, sulla falsariga del primo, apprezzato episodio il cui tema era la droga, ci propone un’umanità dolente, che non riesce a trovare la propria identità, che non prova neppure a guardarsi dentro, che, semplicemente, come chiude Grasso, “continua a recitare perché lassù o laggiù qualcuno continui a godersi questo immenso, triste spettacolo”.
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