Dopo il caffè a Napoli biglietto "sospeso" al museo d'arte contemporanea
L'idea della Fondazione Donnaregina
Di Eduardo Cagnazzi
Dopo il “caffè sospeso”, la tradizione napoletana che consente di bere un caffè espresso al bar grazie alla generosità di qualcun altro, arriva il “biglietto sospeso”. Questa best practice tutta napoletana, ma riconosciuta a livello mondiale, replicata anche in molti altri paesi tra cui Francia, Argentina, Grecia, Irlanda e Belgio e in altri settori, approda anche nel museo d'arte contemporanea MADRE Fondazione Donnaregina di Napoli.
A partire dal Giovedì Santo e fino al 31 dicembre 2016, chiunque potrà lasciar pagato un biglietto per un successivo visitatore sconosciuto, al momento di comprare il proprio o al termine della visita. Un gesto di generosità e al contempo un invito, affinché ognuno operi in prima persona per far avvicinare anche altri alla cultura del contemporaneo, trasformando un'esperienza intima in una necessità importante, significativa e coinvolgente di condivisione e inclusione. Come il caffè sospeso, anche il biglietto sospeso si propone come qualcosa di più di un ingresso offerto: procura e rafforza un senso di appartenenza, sottolinea l’importanza dell’arte nella vita di ognuno, incoraggia gesti semplici e quotidiani di gentilezza reciproca.
La Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee è la prima in Italia a concorrere all'iniziativa: dal Giovedì Santo alla Domenica di Pasqua lascerà, a disposizione di chiunque voglia usufruirne, e che ne potrà fare richiesta direttamente alla biglietteria, dieci biglietti sospesi al giorno. Inoltre, nello stesso periodo, contribuirà al 50% all'acquisto del biglietto sospeso, che costerà ai visitatori che vorranno aderire solo 3,50 euro rispetto al prezzo pieno di 7,00 euro. Il pubblico del museo segnalerà l’acquisto, con l'hashtag #bigliettosospeso, sui canali social del museo per condividere, con i possibili beneficiari sconosciuti, anche l’opera o la mostra che ha suscitato in lui la voglia di trasmettere la propria passione per l'arte contemporanea. Il biglietto sospeso si pone sulla scia delle politiche inclusive adottate, negli ultimi anni, dal MADRE e che mirano a sperimentare e ampliare nuove forme di accesso alla cultura del contemporaneo che attraggano un pubblico sempre più ampio, diffuso e variegato.
Consente inoltre a tutti la possibilità di avvicinarsi alle ricerche artistiche del presente per trarne stimolo per i propri percorsi individuali di vita, ricerca e lavoro, rinsaldando la funzione di servizio pubblico dell’istituzione museale. L'iniziativa è in linea con i programmi per il pubblico promossi dal MADRE fin dal 2013, che invitano i visitatori a farsi parte attiva della vita del museo, trasformando l’istituzione museale in teatro, assemblea, spazio di progettazione condivisa. Un’occasione, insomma, per approfondire ancora una volta la relazione tra il museo e il suo pubblico, celebrata anche dall’artista francese Daniel Buren con l’intervento-simbolo Axer /Desaxér, che ha ridisegnato l'ingresso del MADRE creando uno spazio di dialogo con il pubblico, di mobilità percettiva e cognitiva, in cui interno ed esterno, museo e comunità si compenetrano l’uno nell’altro, fino a confondersi fra loro.