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Culture
Il ruolo delle scienziate celebrato dall'Ambasciata italiana a Washington

In occasione della Giornata della Ricerca Italiana nel Mondo, un'iniziativa organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, l'Ambasciata d'Italia a Washington ospiterà da oggi la mostra fotografica “Una vita da scienziata”, organizzata in collaborazione con la Fondazione Bracco, e una tavola rotonda con rinomati scienziati italiani e americani.

Il dibattito è organizzato per sottolineare la forte cooperazione tra Italia e Stati Uniti nei campi di scienza, ricerca e tecnologia e per commemorare il 500° anniversario della morte di Leonardo da Vinci. L'Ambasciatore d’Italia negli Stati Uniti Armando Varricchio aprirà la conferenza insieme a Jonathan Margolis, Acting Deputy Assistant Secretary per la Scienza, lo Spazio e la Salute presso il Dipartimento di Stato. Il panel, moderato da Anna Bowser, Direttrice per l’Innovazione presso il Wilson Centre, annovera quattro eminenti scienziati e ricercatori: Barbara Berrie, National Gallery of Art; Paolo Bonato, Harvard Medical School; Emilio Frazzoli, ETH Zürich / Aptiv, Boston e Patrizia Rossi, Jefferson Lab. L'evento prevede la proiezione di un video sulle storie personali e professionali di due ricercatrici e scienziate italiane negli Stati Uniti: Veronica Bindi, Università delle Hawaii / NASA e Barbara Marchetti, eCampus University / Catholic University of America.

Secondo le stime della National Science Foundation (NSF), ci sono più di 15.000 ricercatori italiani negli Stati Uniti e il numero di professori italiani nelle università americane è cresciuto del 6% negli ultimi 10 anni. Lo scorso dicembre Italia e Stati Uniti hanno anche celebrato, insieme a oltre 200 scienziati italiani e americani, il trentesimo anniversario dell'Accordo bilaterale di cooperazione scientifica e tecnologica.

Nel corso dell’evento verrà inaugurata la mostra "Una vita da scienziata", che fa parte del progetto “100 donne contro gli stereotipi” (#100esperte) avviato nel 2016 dall'Osservatorio di Pavia e dall'Associazione delle giornaliste Gi.U.Li.A, sviluppato da Fondazione Bracco grazie al supporto della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia.

Le donne sono raramente consultate dai media come esperte e la serie di ritratti realizzati per "Una vita da scienziata", del famoso fotografo Gerald Bruneau, è stata commissionata con lo scopo di aiutare a superare il pregiudizio spesso associato al lavoro delle donne nella scienza e nella tecnologia e di avvicinare il pubblico alle loro conquiste. Laboratori, università e sale operatorie - templi di ricerca e conoscenza - sono, infatti, i luoghi di lavoro in cui ogni giorno le donne si impegnano a spostare in avanti i confini della conoscenza.

"Questa mostra mette in luce le competenze femminili italiane nelle aree STEM come elemento chiave per la crescita e il progresso e come forza trainante delle eccellenti relazioni bilaterali tra Italia e Stati Uniti. Apre una finestra sulla vita quotidiana di donne italiane eccezionali - biologhe, chimiche, ingegnere, astrofisiche, matematiche, chirurghe e informatiche - che, attraverso il loro lavoro e i risultati raggiunti, stanno promuovendo il cambiamento culturale necessario per garantire che la parità di genere sia raggiunta in ogni segmento e settore della società" ha affermato l'Ambasciatore Armando Varricchio.

"Siamo profondamente onorati che l'Ambasciatore italiano negli Stati Uniti Armando Varricchio abbia scelto la nostra iniziativa in questa occasione prestigiosa", ha dichiarato Diana Bracco, Presidente della Fondazione Bracco. "La nostra mostra è particolarmente importante perché racconta, grazie alle fotografie di un grande professionista, i ruoli che le donne sono riuscite a ottenere nel mondo della scienza. Questa nuova consapevolezza da parte delle donne di tutto il mondo è una straordinaria leva per il cambiamento sociale e politico. Certo, c'è ancora molta strada da fare e il nostro progetto “100 donne contro gli stereotipi” è solo un piccolo passo avanti. Qualcosa però sta sicuramente cambiando in tutto il mondo, infatti, nel 2019, l'Accademia delle Scienze svedese ha deciso, per la prima volta, di invitare gli scienziati responsabili delle nomine a prendere in maggiore considerazione sia il genere che la diversità geografica".

La Giornata della Ricerca Italiana nel mondo sarà celebrata negli Stati Uniti con eventi organizzati dai Consolati italiani a Boston, Chicago, Detroit, Houston, Los Angeles, New York e San Francisco in collaborazione con università e centri di ricerca locali, gli Istituti Italiani di Cultura e gli scienziati e studiosi italiani della North America Foundation.

Le iniziative sono volte a celebrare il cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci e la rilevanza della cooperazione scientifica e tecnologica tra Italia e Stati Uniti in settori come salute, ingegneria, spazio e innovazione.  

 

La mostra “Una vita da scienziata” rimarrà a Washington fino a fine maggio 2019.

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    Tags:
    diana bracco; associazione delle giornaliste gi.u.li.a; fondazione bracco





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