Nasce il Museo della Moda a Palazzo Pitti. Esordio con Karl Lagerfeld
A Palazzo Pitti nasce il Museo della Moda e del Costume. Al via un programma triennale di appuntamenti dedicati alla moda contemporanea
Con la mostra fotografica di Karl Lagerfeld si apre ufficialmente una stagione di collaborazione strategica tra Gallerie degli Uffizi e il Gruppo che fa capo al Centro di Firenze per la Moda Italiana (CFMI), che sviluppa l’obiettivo, manifestato dal Ministero dei Beni Culturali, di aprire il patrimonio museale italiano alla moda e di trasformare la Galleria del Costume di Palazzo Pitti in Museo della Moda, di cui si sta facendo promotore la Direzione delle Gallerie.
“Subito dopo le dichiarazioni del ministro Franceschini e del direttore Schmidt, in totale sintonia con i principi che da oltre 60 anni ispirano le attività del nostro Gruppo sul fronte culturale – dice Andrea Cavicchi, presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana – abbiamo voluto dare un segnale tangibile di consenso, deliberando un’erogazione di 50.000 euro (più iva) ripetuta per tre anni (2016-2018) che la Direzione utilizzerà liberamente alla luce di quegli intendimenti e obiettivi”.
La Fondazione Pitti Immagine Discovery (costituita e partecipata da Pitti Immagine e CFMI) e la Direzione delle Gallerie hanno deciso inoltre di realizzare un programma comune triennale di mostre in cui ciascuno dei partner porterà le proprie risorse peculiari. La Fondazione metterà poi a disposizione dell’eventuale programma di attività autonome realizzate dalla Galleria del Costume competenze, conoscenze e relazioni costruite in questi anni.
“Palazzo Pitti e la Sala Bianca hanno tenuto a battesimo la nascita e l’affermazione internazionale della moda italiana. Siamo orgogliosi di avviare una nuova collaborazione con le Gallerie degli Uffizi – prosegue Andrea Cavicchi, da poco presidente anche della Fondazione – e di sottolineare così il ruolo che il nostro Gruppo e Firenze svolgono a livello internazionale per la promozione di una moderna cultura della moda. Siamo grati al Governo, al Ministro della Cultura Franceschini e al direttore Schmidt per aver confermato e rilanciato quella volontà di apertura. Ringrazio con particolare attenzione il Ministero dell’Economia e l’Agenzia Ice, che con lungimiranza hanno compreso l’importanza strategica di autorevoli istituzioni culturali per la competitività dell’intero sistema moda italiano”.
“Sono felice e grato al Centro di Firenze per la Moda Italiana, a Pitti Immagine e alla Fondazione Discovery per questa possibilità straordinaria” afferma Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi. “La partnership progettuale e produttiva che si crea in questo modo con istituzioni italiane di enorme prestigio, per giunta le più impegnate sul fronte della moda contemporanea, ci consentirà di offrire mostre insolite e di grande impatto per la città, ma non solo questo: infatti lavoreremo insieme per trasformare la Galleria del Costume in un vero e proprio Museo della Moda e del Costume, sfruttando le possibilità offerte dalla creatività contemporanea a questo versante della cultura italiana e internazionale.”
“Mi unisco ai ringraziamenti del Centro, che rilancio calorosamente. Questa collaborazione segna un ulteriore salto di qualità nelle attività promozionali di moda a Firenze – conclude Gaetano Marzotto, presidente di Pitti Immagine – e al tempo stesso rilancia una nostra tradizione, di fatto mai interrotta, di eventi di alto livello allestiti nei diversi spazi di Palazzo Pitti e di Boboli. Aprire il programma in occasione della novantesima edizione di Pitti Immagine Uomo con una mostra così prestigiosa e sostenere anche in questo modo l’obiettivo di creare un Museo della Moda a Firenze, sarà di grande vantaggio per il posizionamento di Pitti Immagine Uomo e di tutte le nostre attività”.
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