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Culture
Mostre/ Viaggio insolito e affascinante nel mondo della carta stampata
Le Corbusier. Je revais, 1963

di Simonetta M. Rodinò

La carta stampata come soggetto, supporto, elemento compositivo o referente concettuale è la protagonista delle opere di artisti che attraversano trasversalmente quasi un secolo.

La simbiosi tra arte e media, sviluppatasi dai primi decenni del XX secolo, è il tema scelto dai coniugi Annette e Peter Nobel per la raccolta di una singolare collezione che sotto il nome di “Press Art”, termine coniato dallo stesso Nobel, avvocato di Zurigo esperto in diritto della comunicazione, riunisce oggi quasi 1500 opere.

Una selezione di oltre trecento tra dipinti, disegni e collage è ospitata nella mostra “And Now the Good News. Opere dalla Collezione Annette e Peter Nobel”, da domenica al LAC di Lugano (Svizzera). Il percorso espositivo si snoda lungo i due livelli del Museo, articolandosi in una decina di sezioni che seguono un ordine cronologico da inizio Novecento a oggi.

L’esposizione rigorosa, densa e molto interessante si articola seguendo due filoni: da un lato presenta una carrellata storica che partendo dai primi collage realizzati nell’ambito di Costruttivismo, Cubismo, Futurismo, Dadaismo, Surrealismo, giunge alle esperienze delle neoavanguardie degli anni Sessanta e Settanta, Nouveau Réalisme, Arte Povera, Pop Art; dall’altro una sorta di studio critico delle opere del presente, partendo da alcune tematiche intorno cui si è sviluppato l’interesse degli autori per il mondo dei mass media.

Nella storia dei rapporti tra arte e giornali la fotografia ha un ruolo fondamentale; la sua invenzione nel 1826 contribuì in modo determinante a trasformare la stampa in un oggetto popolare. Non a caso la mostra si apre con alcuni dagherrotipi ottocenteschi, incorniciati, che ritraggono lettori di giornali. Che diventano così protagonisti assoluti del paesaggio sociale. Così in alcune splendide e spesso ironiche foto in bianco e nero di autori come Cartier-Bresson, Walker Evans, Gotthard Schuh, Robert Capa, Rudy Burckhardt.

Ecco poi, con l’invenzione del collage e dei “papiers collés”, la realtà invade le tele dei pittori.

Sulle orme di Picasso e Braque molti esponenti delle avanguardie del primo ‘900 affiancano a

pennelli e colori, colla e ritagli di giornali. Lavori di Hans Arp, Marcel Janco e Kurt Schwitters, Aleksandr Rodčenko e Varvara Stepanova.

Si passa alla fase dei décollagisti”: Jacques Villeglé, Mimmo Rotella e Raymond Hains sviluppano, come antitesi al collage, la tecnica dello strappo dei manifesti affissi. Non manca Christo con gli impacchettamenti di riviste: in mostra la copertina di Der Spiegel su cui campeggia il viso di Fidel Castro. Con la pop art poi s’inaugura un nuovo rapporto tra arte e mass media. I giornali diventano per gli artisti strumento con cui indagare la società dei consumi: ecco lavori di Andy Warhol, Roy Liechtenstein e Robert Rauschenberg. E ancora…

Insomma, una rassegna unica, tutta da scoprire e che si chiude con una sezione dedicata al tempo: la pagina del quotidiano del giorno sospesa su una vetrata da un getto d’aria, nell’opera di Roman Signer, diventa così la fine di questo racconto e forse l’inizio di uno nuovo…

“And Now the Good News. Opere dalla Collezione Annette e Peter Nobel ”

LAC - Lugano Arte e Cultura -  Piazza Bernardino Luini 6,  Lugano – Svizzera

29 maggio – 15 agosto 2016

Orari: martedì, mercoledì e domenica: 10:30 – 18:00.  Giovedì, venerdì e sabato: 10:30 – 20:00. Lunedì chiuso

Ingressi: intero: chf 15.- | chf 18.- biglietto combinato con Palazzo Reali (fino al 19.06)

Ridotto: chf 10.- | chf 12.- biglietto combinato con Palazzo Reali (fino al 19.06)

Infoline: +41 (0)91 866 4230 

Catalogo: Edizioni Casagrande

info@masilugano.ch

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mostre/ viaggio insolito e affascinante nel mondo della carta stampata





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