di Raffaello Carabini
La Fondazione Ragghianti di Lucca ha ripreso le pubblicazioni della prestigiosa rivista Critica d’Arte, che accoglie importanti contributi di storia dell’arte dalla preistoria fino al contemporaneo, di storia della critica d’arte, architettura, design, museologia e restauro. Con un Comitato scientifico internazionale di analisi e discrimine dei contributi, si propone come un approfondimento analitico di livello particolarmente elevato, anche se non per questo destinato esclusivamente agli specialisti.
Il nuovo numero semestrale, reperibile presso l’Editoriale Le Lettere (www.lelettere.it) a 70 €, presenta otto saggi, di ampio respiro e di programmatica apertura disciplinare, tra cui spiccano quello sui “reliquiari a borsa” altomedievali, in cui Silvia Borrelli ne definisce meglio terminologia, tipologia e stile, quello di Niccolò D’Agati, che rianalizza, grazie a nuove fonti, due celeberrimi dipinti futuristi di Carlo Carrà, Simultaneità e Ritmi d’oggetti, rivedendone la datazione e l’esecuzione in più fasi, e soprattutto quello, in inglese, della studiosa slovena Polona Tratnik, che affronta il tema iper-contemporaneo e ancora quasi sconosciuto in Italia, dell’arte biotecnologica, ovvero della microperformatività, di come gli organismi bioingegnerizzati possono “esibirsi” nel contesto artistico. Un’autentica scoperta.
Tra gli altri contributi, più mirati, vanno segnalati l’utile rassegna degli studi su Leonardo usciti nell’anno del 500esimo anniversario della sua morte, l’analisi della presenza a Pisa di Botticelli nel 1474, quando fu invitato dall’Opera del Duomo per realizzare alcuni affreschi (poi non eseguiti) nel Camposanto, e l’intervento di Paolo Bolpagni sull’attualità della figura di Carlo Ludovico Ragghianti..
Infine non poteva mancare una dissertazione, firmata Antonino Caleca, su “Quarantena e patrimonio culturale”, che conclude affermando giustamente “un campo come quello dei beni culturali [è] tanto essenziale per il nostro Paese da costituire non solo uno dei suoi maggiori caratteri e vanti, ma anche una delle sue fondamentali risorse economiche, danneggiata ben più di altre dall’epidemia che ci ha colpito”.
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