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Culture
"The Beauty of Imaging": il 20 novembre a Napoli l'evento di Fondazione Bracco

"The Beauty of Imaging" a Napoli: In occasione della XVII° Settimana della Cultura d’Impresa di Confindustria, Fondazione Bracco promuove martedì 20 novembre 2018 alla Città della Scienza di Napoli un convegno con storici dell’arte ed esperti per illustrare come la diagnostica per immagini sia sempre più utilizzata anche nel restauro e nello studio dei beni culturali. 

Un'opera d'arte continua a parlarci a distanza di secoli, questo lo sappiamo. Ma forse non sappiamo che ogni oggetto, quadro o manufatto frutto della sapiente riflessione di un artista, reca in sé informazioni non immediatamente decifrabili, parte della sua stessa fattura. Si tratta di segreti mischiati ai pigmenti o nascosti sotto la superficie, di segni invisibili a occhio nudo. La diagnostica per immagini è in grado di osservarli da vicino e svelarli, grazie a tecniche non invasive. E' così che il contributo della scienza ci permette di raggiungere importanti evidenze nella datazione, nell’attribuzione dell’opera, nella tecnica e nel processo creativo dell’artista. 

Il convegno del 20 novembre racconta, attraverso interventi di esperti ed esemplificazioni concrete, i segreti di Caravaggio, del violino "Piccolo" di Lorenzo Storioni, delle enigmatiche dame ritratte dai fratelli Pollaiolo, oggetto di campagne diagnostiche sostenute dal Gruppo Bracco nell'ambito di mostre e progettualità specifiche, volte a promuovere e divulgare il patrimonio artistico italiano. 

Al termine del convegno il pubblico potrà visitare la mostra "The Beauty of Imaging" sulla diagnostica medica, realizzata dal Gruppo Bracco nel 2017 in occasione del suo 90° Anniversario e riproposta quest'anno a Napoli.

 

SCHEDA INFORMATIVA SULLA MOSTRA "The Beauty of Imaging"
 

Città della Scienza, Napoli, dall’11 ottobre al 6 gennaio 2018, orari di visita dal martedì al sabato dalle ore 9.00 alle ore 17.00 e la domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.00. Lunedì chiuso 

Guardare dentro al corpo è, da sempre, una delle grandi frontiere della scienza medica. Questa esplorazione è ormai possibile grazie alla diagnostica per immagini: una delle dieci scoperte più importanti nell’intera storia della medicina. Un insieme di tecniche che combina fisica, biologia, chimica, farmacologia e medicina per salvare vite umane.  
Oggi il viaggio nel corpo umano si compie centinaia di migliaia di volte al giorno in ogni parte del mondo, allo scopo di prevenire e curare. E così, “viaggiando” all’interno, scopriamo la straordinaria complessità dei meccanismi che lo regolano, l’affascinante perfezione delle strutture che lo reggono e l’armonia generale del suo funzionamento. 

Pensata per celebrare nel 2017 alla Triennale di Milano il novantesimo anniversario del Gruppo Bracco, dopo il successo dell’edizione milanese, The Beauty of Imaging giunge a Napoli in un ideale gemellaggio Nord-Sud all’insegna della cultura e dell’educazione delle nuove generazioni.

La tappa napoletana della mostra offre alle scolaresche e, nei fine settimana e durante le vacanze di Natale anche alle famiglie, visite guidate per fasce di età (8-11 anni e 12-18 anni) e cinque laboratori (su prenotazione) intitolati: “Un terrestre ai raggi x”, “Vedere l’invisibile”, “Molecole in movimento”, “Cercasi risonanze magnetiche, radiografie, ecografie d’artista!” e “Le mille vite dell’imaging: un percorso tra arte e scienza”.

Concept della Mostra 

Francis Bacon, il grande artista irlandese, aveva nel suo studio un testo di radiologia:

“Positioning in radiology” di Kathleen Clark, una delle donne pioniere della moderna radiologia. È da questo connubio tra arte, bellezza e scienza che nasce l’ispirazione per “The Beauty of Imaging”. 

La metafora della bellezza coglie, nel suo doppio significato, sia il valore estetico delle rappresentazioni dell’”imaging”, con i suoi colori “fluo”, quasi pop, sovrapposti all’armonia e alla meraviglia del corpo umano, sia il suo valore sociale inteso come scienza che salva vite umane. 

Il percorso espositivo si avvale di tecnologie iper-contemporanee per coinvolgere il visitatore in un viaggio ludico e appassionante “dentro e fuori” il corpo umano. Un grande spazio aperto in cui il visitatore è libero di muoversi esplorando i contenuti resi in forma “edutainment”: semplificati per un pubblico di non addetti ai lavori, ma preservandone il valore e l’attendibilità scientifica.

La frase di Röntgen (scopritore dei raggi X, Nobel per la fisica) all’ingresso chiarisce  l’approccio dello scienziato di fronte alla scoperta e in qualche modo sottolinea anche il “taglio” dell’intero impianto della mostra: la sorpresa di fronte alla scoperta della bellezza, “dall’interno”.

“Quindi, Dr. Röntgen, si tratta di luce?” 
“No.”
“È elettricità?” 
“No.”

“Cos'è?” 
“Io davvero non lo so.”

Visitor’s experience

Tre grandi strutture antropomorfe campeggiano nello spazio espositivo e chiariscono chi sia il vero protagonista della narrazione: l’essere umano. 

La parete di destra è un lungo viaggio nel tempo che parte da Democrito e arriva fino al 2020.

È la storia della diagnostica per immagini attraverso le sue tappe fondamentali, arricchita da una serie di note curiose, come l’esperimento di due scienziati americani (Goodspeed e Jennings) che avevano, inconsapevolmente, anticipato la scoperta di Roentgen ma, per loro sfortuna, non ne avevano colto la portata e il valore. Un racconto storico che sottolinea come la moderna diagnostica sia frutto di uno straordinario scambio globale di “saperi” anche in periodi di tensione sociopolitica. All’inizio della Mostra campeggiano due grandi statue formate da numerose lastre che rievocano le visualizzazioni delle tecniche diagnostiche, che ricalcano la forma di due archetipi umani, il Portatore di lance e la Venere di Botticelli.

Sulla parete opposta il visitatore può fare il cosiddetto “deep dive” (tuffo profondo) nelle quattro tecnologie della diagnostica. Grandi schermi spiegano, con un taglio semplificato e divulgativo, la fisica, la chimica, la biologia, le applicazioni e le implicazioni di Raggi X / TAC, Risonanza Magnetica, Ultrasuoni, Medicina nucleare e la Radiomica: nuova frontiera dell’imaging basata sull’intelligenza artificiale e i big data.

Continuando nella passeggiata, una grande installazione “genera” domande e risposte a 9 zeri: sono i numeri sorprendenti della diagnostica per immagini che raccontano l’impatto sociale dell’ “imaging” sulla vita dell’intero pianeta. Il cuore dell’“imaging” e delle tecnologie a esso correlate, come i mezzi di contrasto, è la ricerca: il grande tavolo al centro della stanza è un luogo di esperimenti. Accompagnati dalle guide della Città della Scienza, i ragazzi “giocheranno” con degli esperimenti che permettono di comprendere i principi fisici che governano il funzionamento della diagnostica per immagini nelle sue diverse modalità. Un modo per far comprendere l’importanza e il ruolo della ricerca nei mezzi di contrasto a cavallo tra presente e futuro.

Al termine dello spazio espositivo una figura antropomorfa, composta da migliaia di immagini diagnostiche e modellata sulla forma di uno dei Bronzi di Riace: a rappresentare l’umanesimo dell’imaging come scienza per la vita.

Nella sala di proiezione, alle spalle della grande scultura, il video “Vedere l’Invisibile”: una narrazione per immagini, con musica e voce narrante, combinata ad un effetto olografico, che racconta come il viaggio nel corpo umano sia soprattutto un grande viaggio di cultura e conoscenza.

COLOPHON

The Beauty of Imaging

Città della Scienza
Napoli, 10 ottobre 2018 – 6 gennaio 2019
Naples, 10th October 2018 – 6th January 2019

Mostra promossa da - Promoted by
Gruppo Bracco

A cura di - Curated by
FeelRouge Worldwide Shows

Supervisione artistica - Artistic direction
Marco Balich

Concept and Design
Giò Forma Studio Associato – Designers Artists Architects
Florian Boje, Cristiano Picco, Claudio Santucci

Curatore dei contenuti - Content curator
Mauro Belloni

Musiche - Original music
Roberto Cacciapaglia

Produzione e organizzazione - Coordination and Production
FeelRouge Worldwide Shows
Carolina Dotti \ Executive Producer
Elena Valenti \ Exhibition Project Manager
Gaia Lorusso \ Executive Assistant

Progettazione e design - Set design
Giò Forma Studio Associato – Designers Artists Architects
Jacopo Zibardi \ Designer
Silvia De Toni, Stefano Zagni, Sara Zerbini

Progetto grafico - Graphic design
Più Blu Creatività
Dario Albertini \ Art Director
Simone Schiavone \ Art Director

Collaborazione ai testi - Content assistant
Luca Murrocu

Progettazione e realizzazione contributi video - Video project & production
Cecilia Falsone & Danae Mauro
Mou Factory
Post Wanted

Attori e performer - Actors and performers
Michele Barile
Giorgia Cafiero 
Luca Rinoldi


Direttore di Produzione -Production Manager
Simone Antoniucci

Allestimenti - Exhibition setting
Gamma allestimenti

Service tecnico - Audio, video, lights service
Starservice

Ringraziamenti - Acknowledgements
Si ringraziano le istituzioni, i musei e gli enti che hanno concesso l’utilizzo dei contributi dai propri archivi e fondi.
We are grateful to the institutions, museums and authorities who have granted us the use of their archives and resources

American Physical Archive
DolphinEar
Elitalia-PASCO
Emilio Segre Archives
LONI – Laboratory of Neuro Imaging
Museé Curie
NOAA - Ocean Explorer Program
"Portraits et Histoire des Hommes Utiles, Collection de Cinquante Portraits," Societé Montyon et Franklin, 1839-1840
Research Gate
Röntgenmuseum
The New York Times Photo Archive
US National Library of Medicine / Open archive
Pond 5
Shutterstock 

Si ringrazia, inoltre, per la collaborazione nella costruzione dei contenuti
We also wish to thank for their cooperation in the creation of content
Bracco Imaging
CDI – Centro Diagnostico Italiano
Fondazione Bracco
Archivio storico Bracco
Direzione Comunicazione e Immagine Gruppo Bracco

Comunicazione - Communication
Gruppo Bracco \ Giuliano Faliva

Ufficio stampa - Press office
Gruppo Bracco \ Micaela Colamasi

Commenti
    Tags:
    "the beauty of imaging"; napoli; fondazione bracco





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