Con la primavera i nervi sono a rischio. Lavoro, amore, salute saltano
Primavera? Per molti italiani non è solo sinonimo di bella stagione. Anzi, è portatrice di problemi. Perché otto milioni di persone soffrono di allergie e asma, e addirittura un bambino su tre (dati Ipsos 2013) è alle prese con allergie di varia natura: un numero che, secondo gli esperti, è raddoppiato negli ultimi 10 anni. Sembra che entro il 2020 le allergie riguarderanno circa il 25% degli italiani, e che almeno un bimbo su due avrà bisogno dell’allergologo. La prevalenza delle malattie allergiche è una tendenza in tutto il mondo in drammatico aumento, sia nei paesi occidentali che nei paesi in via di sviluppo. Queste malattie comprendono l’asma, la rinite, l’anafilassi, l’allergia a farmaci, l’allergia alimentare, l’allergia al veleno di insetti, l’eczema, l’orticaria e l’angioedema.
Ma non solo... la primavera è anche la stagione degli sbalzi termici che possono influire negativamente sulla salute. Ecco perché
ATTENTI ALLA PRIMAVERA, LA STAGIONE DEGLI SBALZI TERMICI
di Chiara Squaglia (www.meteogiuliacci.it)
Drammatico aumento delle allergie. Colpite 4 persone su 10 E’ primavera, sveglia neuroni. I consigli per rimettersi in forma |
Le frequenti escursioni termiche mandano in tilt il nostro sistema di termoregolazione, impigrito dai comfort offerti dalla vita moderna; ecco come difendersi. La primavera è la stagione più capricciosa in assoluto per quanto riguarda il tempo e in particolare le temperature; sono infatti molto frequenti gli sbalzi termici, particolarmente notevoli, sia da un giorno all'altro che nell'arco della stessa giornata.
Nella settimana appena trascorsa, per esempio, abbiamo registrato escursioni termiche di quasi 20°C tra la notte, con temperature minime vicine allo zero, e le ore centrali del giorno, con massime intorno ai 20°C; ecco a tal proposito un paio di esempi: ad Aosta i termometri, che all'alba segnavano appena 1 °C, nel pomeriggio sono schizzati a 19 °C, con un'escursione termica di ben 18 °C; la città di Milano è passata da una minima di 3 °C a una massima di 18 °C, con una differenza quindi tra il giorno e la notte di ben 16 °C.
Lo stesso può accadere da un giorno all'altro, il che mette a dura prova il nostro organismo, che non ha il tempo di adattarsi a questi repentini cambiamenti climatici. Anche un brusco rialzo termico, che potrebbe apparire di per sé innocuo per la salute, visto che le temperature di 19-22 °C dovrebbero essere quelle preferite dal nostro organismo, in realtà può avere ripercussioni negative sulla nostra salute, perchè il nostro sistema di termoregolazione è tarato per far fronte a sbalzi di temperatura, umidità e pressione atmosferica abbastanza contenuti, per cui sbalzi superiori a 6-8 °C, che portino le colonnine di mercurio al di sopra di 15 °C, vengono interpretati dalla nostra centrale di termoregolazione, posta nell’ipotalamo, come situazioni di caldo.
Ecco perché in questi casi sono in molti ad accusare spossatezza, confusione, mal di testa, nausea, cattiva digestione ed altri malesseri fisici, oltre che raffreddori da sudorazione. Per di più le nostre reazioni agli eccessi e ai mutevoli umori del tempo si è un po’ appannata nel corso degli ultimi decenni. La causa? Le comodità e i comfort offerti dalle moderne tecnologie: tessuti sintetici e di lana, case in muratura con pareti e tetti ben coibentati, termosifoni, condizionatori, deumidificatori e, per finire, nel letto, al posto dell’antico scaldaletto, una termocoperta con termostato incorporato! Ebbene tutte queste comodità risparmiano senza dubbio al nostro corpo le sofferenze del caldo e del freddo ma, nello stesso tempo, hanno impigrito, per mancanza di esercizio, il nostro sistema di termoregolazione, che ormai si comporta come un orologio con gli ingranaggi un po’ arrugginiti.
Concludiamo allora con qualche consiglio utile a meglio sopportare gli sbalzi termici: adeguare prontamente, giorno dopo giorno, il nostro abbigliamento alle mutate condizioni ambientali e, al mattino, uscire con diversi strati addosso, in pratica vige la regola del caro, buon, vecchio "vestirsi a cipolla".