Agusta, archiviata l'indagine indiana
Ammenda concordata e archiviazione processuale: Finmeccanica e Agusta Westland hanno patteggiato con la procura di Busto Arsizio il pagamento di una sanzione amministrativa nel caso delle tangenti versate ai vertici dell’aeronautica militare indiana per la commessa di 12 elicotteri venduti dal gruppo italiano al governo di Nuova Delhi. In questo modo - si legge sul Corriere della Sera - la procura di Busto Arsizio ha disposto l’accantonamento delle accuse nei confronti delle due società che erano state indagate ai sensi della legge 231: quella che individua una sorta di "responsabilità oggettiva" nei confronti di aziende o enti che non facciano opera di prevenzione contro gravi illeciti come la corruzione.
L’archiviazione ha provocato le dure reazioni del governatore della Lombardia Roberto Maroni e del suo predecessore Roberto Formigoni. Finmeccanica e Agusta Westland hanno dato notizia con un comunicato ma non hanno fatto sapere l’ammontare della sanzione. Hanno però precisato che essa "non costituisce l’ammissione dei reati contestati". E ancora: "La Procura ha riconosciuto che le due aziende hanno messo in campo modelli di gestione e controllo idonei a prevenire reati come quello contestato". Si sgonfia dunque il caso delle mazzette che sarebbero state fatte arrivare a Shashi Tyagi, ex Capo di Stato maggiore dell’aeronautica indiana? No, perché intanto continua il processo, alle battute finali, nei confronti dell’ex presidente di Finmeccanica Giuseppe Orsi e per l’ex numero uno di Agusta Bruno Spagnolini, per i quali il pm di Busto Fusco ha già chiesto condanne a 6 e 5 anni per corruzione internazionale.
Per l’accusa i due avrebbero corrotto la controparte indiana nonostante le aziende avessero messo in campo da anni meccanismi di controllo per scongiurare gli illeciti. Pochi giorni fa la procura aveva chiesto l’archiviazione anche delle accuse nei confronti di Orsi relative a un finanziamento illecito di 10 milioni di euro che sarebbe stato pagato alla Lega Nord. Archiviazione che ha suscitato la reazione di Maroni su Twitter: "Chi pagherà adesso per i due anni di fango gettato sulla Lega per inesistenti ri ctangenti?". E Formigoni: "Finmeccanica non versò alcuna tangente e nel frattempo abbiamo perso una commessa da un miliardo".