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Economia
Allarme analisti: auto elettriche giù. È Tesla la prossima bolla speculativa?
Foto: LaPresse

 

C’è una bolla speculativa nel settore high tech che potrebbe travolgere i mercati mondiali? Come è già accaduto nel 2008 (anche se il settore incriminato era l’immobiliare con i titoli subprime)? E’ quanto si stanno chiedendo gli analisti di mezzo mondo, vista l’anomala crescita di società high tech come Tesla e la crisi mondiale del mercato automobilistico, accentuata dalle contrazioni post lockdown-Covid.

Un anno fa il valore in Borsa di Tesla era di 221,71 dollari ad azione, oggi il titolo è salito a 2213,40 dollari. Il prezzo si è decuplicato in un anno con guadagni importanti per gli investitori. Tesla è un'azienda statunitense che produce auto elettriche e sistemi di stoccaggio energetico, come ha spiegato il fondatore Elon Musk, che ha l’obiettivo di offrire auto elettriche a prezzi accessibili al consumatore medio per promuovere l'utilizzo di fonti rinnovabili e non inquinanti. Tutto bellissimo e che ha trasformato Musk in un personaggio popolare. Notorietà sugellata anche dell’altra società ideata da Musk, SpaceX, la prima compagnia privata di missioni spaziali, che ha riportato dopo anni gli astronauti statunitensi nello spazio. Il trend di Tesla sembrerebbe anche non sfiorare la vita quotidiana del consumatore medio, oltretutto europeo che non si interessa ai mercati borsistici statunitensi dimenticando però la crisi finanziaria del 2008 e gli effetti devastanti che da quell’ambito si riversarono in ogni parte del pianeta.

L’euforia e l’entusiasmo irrazionale degli investitori per Tesla mostrano che ci troviamo di fronte a una possibile bolla speculativa o a una sopravvalutazione eccessiva del titolo con effetti imprevedibili per gli investitori.

Una società non può procurare una crisi di sistema ma un settore come quello delle auto elettriche potrebbe generarla. Tanto più vista la crisi da Coronavirus che ha creato una contrazione violenta del mercato dell’auto e che si è sommata al già dimezzamento registrato nel settore nell’ultimo decennio. Si parla, ad oggi, di una contrazione del 40% del mercato dell’auto che potrebbe portare al fallimento di un quinto dei concessionari.

La crisi economica per il Covid potrebbe portare ad un collasso del settore auto elettriche, troppo costose se confrontate con i portafogli disponibili. Elevati costi di produzione e ricerca, bassissimi segmenti di mercato coperti finora visti i prezzi delle vetture, l’incertezza in generale per il futuro del settore che si è contratto violentemente, potrebbe essere davvero un mix pericoloso. Uno scenario previsto da pochi prima della crisi Coronavirus.

Una bolla finanziaria è sempre pericolosa per i problemi che innesca sui mercati.

Così molti analisti finanziari statunitensi sono entrati in allarme proprio per il dato fuori parametro di Tesla, ipotizzando dei possibili contraccolpi a breve, visto che l’andamento della crisi sta indirizzandosi verso un passaggio cruento nel prossimo inverno.

Per capire perché Tesla appare come una bolla basti un confronto con Walmart, il colosso Usa di negozi al dettaglio. Tesla ha superato la capitalizzazione di mercato di Walmart, eppure Walmart ha 534,66 miliardi di vendite contro i soli 25,71 miliardi di Tesla. In più Walmart, nell’ultimo anno fiscale statunitense ha registrato entrate per 500 miliardi di dollari in più rispetto a Tesla. In soldoni Tesla non guadagna principalmente dalle vendite ma dalla variazione del prezzo del titolo in Borsa. I prezzi delle attività finanziarie sono stime sul futuro, non c’entrano con il passato di un’azienda né col suo presente. Ma il futuro resta imprevedibile e quando ci sono tante variabili in gioco e soprattutto una crisi di portata epocale, come quella attuale, nulla deve essere dato per scontato.

Nel 2021 la fiducia verso il futuro delle auto elettriche e verso Musk potrebbero trasformarsi nel contrario, anche se il 2020 si sta rivelando per la casa Usa l’anno migliore. Nel settore auto elettriche Tesla ha superato tutti gli altri marchi, dominando nelle vendite. Quindi molto dipenderà dall’andamento del mercato delle auto elettriche e eventualmente dalla capacità di Musk di convertire gli investimenti, ricollocandosi sul mercato, visto che sembra a capo di un progetto che sul medio periodo potrebbe risultare col fiato più corto di quanto prevede la Borsa.

 

 

 

 

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