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Economia
"L'architettura della nuova mobilità": FS Italiane sostiene Legambiente

In un momento storico in cui, forte, si sente parlare di lotta al cambiamento climatico, di sostenibilità, di smart city, di riqualificazione e di rigenerazione, Fs Italiane e Legambiente organizzano alla Stazione Centrale di Milano un convegno dedicato a questi temi: "L'architettura della nuova mobilità".

Legambiente ha raccontato oggi alla Stazione Centrale di Milano, nel corso del convegno internazionale “L’architettura della nuova mobilità” organizzato insieme a Ferrovie dello Stato Italiane, storie internazionali ed europee. Esperti del settore, del mondo politico e istituzionale, architetti e progettisti hanno avuto un'occasione di confronto. All'evento, presenti il Presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani e il Presidente di FS Sistemi Urbani (Gruppo FS ItalianeCarlo De Vito.

"L'architettura della nuova mobilità": Stefano Ciafani, Presidente di Legambiente, ad Affaritaliani.it: "La nuova mobilità e l'architettura riqualificano gli spazi urbani"

“L’architettura è uno strumento per poter mettete in pratica la rigenerazione delle città, la lotta ai cambiamenti climatici, il Green New Deal, tutti fenomeni che non possono non passare attraverso le città e le stazioni che possono diventare sostenibili attraverso l’interconnessione, l’intermodalità, la condivisione, tutti strumenti per migliorare la vivibilità delle aree urbane", ha dichiarato Stefano Ciafani, Presidente Legambiente, ai microfoni di Affaritaliani.it, "Nelle città merci e persone devono muoversi in maniera più sostenibile; questo attraverso la movimentazione su rotaia, sia nel sottosuolo che in superficie, attraverso i nuovi sistemi di connessione e la micromobilità elettrica. Nella giornata di oggi racconteremo di come alcune città abbiamo dato segnali importanti”.

"L'architettura della nuova mobilità": Carlo De Vito, Presidente di FS Sistemi Urbani (Gruppo FS Italiane), ad Affaritaliani.it: "Ricostruzione, rigenerazione e contenimento dell’impatto sull’impronta climatica sono i temi attuali”

“Nelle nostre città, sempre più grandi, si pone il problema della sostenibilità in relazione alla mobilità. Il contributo di FS Italiane è fondamentale", ha commentato Carlo De Vito, Presidente FS Sistemi Urbani (Gruppo FS Italiane), ai microfoni di Affaritaliani.it, "Le ferrovie rappresentano la piattaforma su cui il problema della mobilità si deve articolare. 600 mln di passeggeri all’anno vanno integrati ad altre modalità di trasporto, come la metropolitana. L’Italia ha 250 km circa di metropolitana e questo è un gap da recuperare. FS Italiane vuole contribuire realizzando nuove infrastrutture di interconnessione. Le stazioni ad alta velocità sono il primo di tanti progetti che ci porterà a trasformare le città, dove stazioni ferroviarie e metro saranno interconnesse. Ricostruzione, rigenerazione e contenimento dell’impatto sull’impronta climatica sono i temi di questo convegno”.

"L'architettura della nuova mobilità": mobilità sostenibile, riqualificazione, rigenerazione e architettura

Milano, Helsinki, Delft, Firenze, Napoli e Potenza hanno ripensato e ridisegnato le proprie città partendo dagli spazi pubblici legati alla mobilità. Una sfida sempre più importante per rendere i centri urbani non solo aree più sostenibili e smart, ma anche luoghi più accoglienti, vivibili, più sicuri e belli e per Legambiente ciò rappresenta uno step importante anche per fronteggiare i cambiamenti climatici che proprio sulle aree urbane hanno forti impatti. In questa partita legata alla sostenibilità e al ripensare le città, l’architettura può dare un importante contributo accompagnando questi processi in forme originali e articolate, attraverso progetti che trasformano in primis le stazioni superando il concetto di semplici luoghi di transito, ma anche quartieri, strade, piazze e che contribuiscono a un cambio diffuso degli stili di vita e di spostamento delle persone. 

"L'architettura della nuova mobilità": le stazioni, nuove porte della città

Nella prima sessione, coordinata da Leopoldo Freyrie, Presidente Fondazione Riuso, sono intervenuti Carlo Ratti MIT, Director Senseable city lab, Fedele Canosa, Mecanoo architecten e Cino Zucchi, Architetto Politecnico di Milano. 

Diverse città sparse per il mondo hanno raccolto questa sfida che unisce ambiente, mobilità e architettura: da Milano dove si stanno, ad esempio, ripensando interi quartieri intorno a nodi strategici della mobilità urbana scelti attraverso concorsi  e dove la mobilità è sempre più sharing e sostenibile a Delft, città dei Paesi Bassi, dove nel 2015 è stata inaugurata la nuova stazione ferroviaria firmata Mecanoo Architecten che unisce passato, presente e futuro regalando ai viaggiatori un “piccolo viaggio nella storia”. Tra le sue peculiarità c’è il soffitto della stazione composto da una fitta sequenza di strisce ondulate su cui è riportata un'enorme mappa antica della città, risalente al 1877, nei colori del bianco e del celebre 'azzurro di Delft'. Per passare in Filandia, a Helsinki, dove il quartiere Pasila è pronto ad assumere un nuovo importante ruolo nella nuova dimensione territoriale della città. Il progetto presentato nel 2009 da Cino Zucchi Architetti è un piano dettagliato dell’area, della stazione ferroviaria di Pasila (che si trova a pochi chilometri dal centro della città, in un punto accessibile sia al trasporto ferroviario che a quello stradale) che mette al centro della progettazione il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale e che può essere considerato come il più importante per la trasformazione della capitale finlandese. 

"L'architettura della nuova mobilità": l'esempio italiano di Firenze e Napoli

Dall’Italia arriva l’esperienza di Firenze dove il sistema dei tram, in particolare quello tramvia (Linea T1 e T2), sta cambiando il modo di vivere la città, con un successo crescente di passeggeri e attraverso spazi sottratti alle auto. Lo descrivono anche stazioni e piazze che si riempiono di persone, perché accoglienti, belle e quindi sicure come Napoli con il successo internazionale della sua metropolitana per la capacità di coinvolgere artisti e architetti nei progetti di inserimento urbano, e con la stazione di Toledo premiata come la più bella d’Europa. Come in Trentino, dove la rete di piste ciclabili realizzata in questi anni sta diventando uno straordinario volano per il turismo, che ha permesso di rilanciare l’accessibilità. E poi ci sono le tante stazioni e spazi urbani dove, grazie a nuovi progetti di stazioni scelti attraverso concorsi internazionali e interventi di street art, si sta realizzando una rigenerazione diffusa di edifici e quartieri. Tra le nuove stazioni quella di Napoli Afragola disegnata da Zaha Hadid.

"L'architettura della nuova mobilità": la nuova mobilità cambia e riqualifica lo spazio pubblico

Nella seconda sessione della giornata, coordinata da Edoardo Zanchini, vicepresidente nazionale di Legambiente, sono intervenuti: Nicola Russi OMA Laboratorio permanente, Sara Venturoni Direttore Stazioni di RFI, Stefano Giorgetti Assessore mobilità Comune di Firenze, Roberta De Risi e Alessia De Michele, architetti, autrici della guida Napoli metro per metro. Sergio Deromedis della Provincia di Trento, Paola Bafile Nuova Acropoli CosiMIpiace.it la Street art, Marco Caffi Direttore GBC Italia e Marco De Biasi ScamBioLoGiCo. 

Legambiente ricorda che oggi le città stanno vedendo cambiamenti enormi e sempre più ne vedranno in un Pianeta impegnato per fermare i cambiamenti climatici. Per questo le aree urbane devono diventare le protagoniste di un cambiamento che le veda sempre più protagoniste trasformandosi in veri e propri laboratori innovativi mettendo al centro l’architettura, la rigenerazione urbana, la mobilità sostenibile creando un nuovo sistema di spazi pubblici ma anche reti ciclabili in grado di garantire una quota crescente di spostamenti pedonali e in bici fortemente integrati con il trasporto pubblico e con le diverse forme della sharing mobility. L’architettura della nuova mobilità, la rigenerazione urbana, gli ecoquartieri, la riqualificazione energetica degli edifici, soni gli ingredienti indispensabili per avviare una trasformazione sostenibile delle città.

"L'architettura della nuova mobilità": città e stili di mobilità (i dati Eurostat)

In molte capitali europee l’automobile non è il mezzo preferito per andare al lavoro. In 17 delle 31 città riportate nella tabella ricavata dai dati Eurostat pubblicata su Ecosistema Urbano 2019 , ad esempio, meno della metà degli abitanti si serve della macchina come veicolo principale degli spostamenti quotidiani casa-lavoro. Si guida pochissimo a Copenaghen, Parigi, Budapest, Amsterdam, Vienna, Helsinki, Stoccolma e Oslo. Quasi ovunque è molto diffuso l’uso del trasporto pubblico: è la modalità prescelta da 16 città su 31 e si muove così oltre la metà dei residenti a Berlino, Madrid, Parigi, Vienna. Si pedala moltissimo com’è noto a Copenaghen e Amsterdam. Pochissimo a Sofia, Tallin, Atene, Bucarest e Roma. In Italia, invece, l’auto rimane il mezzo prediletto per gli spostamenti. 

Nel nostro Paese ci sono ancora 38 milioni di auto private (corrispondenti al 17% dell’intero parco circolante continentale) che soddisfano complessivamente il 65,3% degli spostamenti. Eppure il 75% degli spostamenti sono inferiori a dieci chilometri e il 25% è addirittura più breve di due chilometri. Moltissimi abitanti dei centri urbani, in pratica, potrebbero rinunciare all’automobile per i loro tragitti di tutti i giorni come avviene in molte città europee dove si guida pochissimo. L’Italia è, quindi, uno dei Paesi europei con il più alto tasso di motorizzazione (con una media di circa 65 auto ogni 100 abitanti). Una delle sfide da mettere in campo è quella di rendere l’auto privata l’ultima delle soluzioni possibili per gli spostamenti dei cittadini, per far ciò per Legambiente è indispensabile che in Italia vi sia un cambio di passo veloce e decisivo che sappia guardare anche a quelle buone pratiche già in atto nel Paese ma anche nelle altre città del mondo in termini di mobilità sostenibile, architettura ecosostenibile, efficienza energetica e verde urbano.

"L'architettura della nuova mobilità" in Italia: COSIMIPIACE, Milano Farini, San Cristoforo e Scambiologico

Tra le storie presentate oggi, c’è quella del progetto COSIMIPIACE, patrocinato negli anni dal Comune di Milano, frutto di una collaborazione storica di Nuova Acropoli con Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) iniziata nel 2011 con la finalità di trasformare spazi urbani anonimi e grigi, in spazi colorati nei quali l’arte pittorica possa essere veicolo di valori e spunto di riflessione, trasformandoli in vere gallerie d’arte e rendendoli così luoghi di bellezza e di incontro nel contesto cittadino. 

E poi c’è il progetto per il recupero e la riqualificazione degli scali ferroviari di Milano Farini (468.301 m²) e San Cristoforo (140.199 m²). Nell’ottobre del 2018 è stato lanciato il “Concorso Farini” che si inserisce nell’Accordo di Programma sottoscritto nel 2017 dal Comune di Milano, Regione Lombardia, Ferrovie dello Stato Italiane (con Rete Ferroviaria Italiana e FS Sistemi Urbani) e COIMA SGR. Il concorso è stato vinto da OMA e Laboratorio Permanente. Verde e sostenibilità sono il cuore del progetto. 

Da Potenza, infine, l’esperienza di Scambiologico, la prima green station italiana nata grazie all’intesa sottoscritta da Legambiente, Ferrovie dello Stato Italiane e Rete Ferroviaria Italiana per il recupero delle stazioni impresenziate in diversi territori in Italia. LoGiCo sta per “locale”, “giusto” e “condiviso”: i tre pilastri che costituiscono la così detta sharing economy e che ben sintetizzano i principi su cui è stato trasformato questo “non luogo” in luogo.

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