Canada, Finlandia e, adesso, Stati Uniti. I bitcoin non si stanno facendo spazio solo in rete, ma arrivano anche nella vita in tre dimensioni. La società Robocoin ha inaugurato i primi bancomat per moneta virtuale degli Usa. Si parte da Seattle e Austin. Ma l'obiettivo è espandere il business anche ad Asia ed Europa.
L'aspetto dei "bit-comat" è simile a quello che siamo abituati a vedere davanti alle banche. Serve avre un conto bitcoin e identificarsi con il palmo della mano. Il nodo principale è proprio la sicurezza, online come al bancomat. Lo scambio anonimo è un pericolo. Così come l'accesso agli account. L'altro produttore di bitcomat, Lamassu, ha assicurato che "i clienti sono perfettamente tracciabili".
L'altro problema è legato alle eccessive fluttuazioni del valore dei bitcoin. La volatilità è tale che alcuni osservatori hanno definito i nuovi Atm più delle macchine per scommettere che per prelevare (cripto)monete.