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La Chiesa senese ha le antenne dritte sul caso Mps, ma preferisce tacere. Monsignor Antonio Buoncristiani, Arcivescovo di Siena, Colle Val D'Elsa e Montalcino, sulla vicenda sceglie di non commentare. È quanto fa sapere ad Affaritaliani.it che gli chiede un colloquio. Ma il suo segretario, don Enrico Grassini, ci comunica che: "Sua Eccellenza sta seguendo attentamente la questione".

Pur non avendo legami diretti con la Fondazione, l'attenzione dell'Arcivescovo è più che giustificata: spetta proprio a lui nominare infatti un membro della Deputazione Generale, ossia l'organo di indirizzo della Fondazione Mps (tuttavia, secondo lo Statuto della Fondazione, "I membri della Deputazione Generale non rappresentano gli Enti dai quali sono stati nominati, né rispondo ad essi del loro operato") che è a sua volta primo azionista del Monte dei Paschi di Siena. I deputati sono 16, così ripartiti: 8 di nomina del sindaco di Siena, 5 del presidente della Provincia, uno a testa per Regione Toscana, Rettore dell'Università e Arcivescovo.

Buoncristiani aveva indicato nel luglio 2009 Alessandro Grifoni, avvocato, figlio di un noto dirigente della Dc toscana, Damaso Grifoni. Una figura più che prestigiosa: l'avvocato è infatti membro del Consiglio degli Affari Economici della Diocesi senese e, in più, è presidente del Serra Club della città nonché governatore del Distretto 171. Il Serra è un movimento internazionale laicale vocazionale della Chiesa Cattolica, aggregato alla Pontificia Opera delle Vocazioni Sacerdotali, che ha come scopo quello di sostenere le vocazioni al sacerdozio ed alla vita consacrata. Ai serrani è inoltre chiesto l'impegno "di realizzare, in genuina amicizia e con reciproco aiuto, la propria personale vocazione cristiana al servizio".

Per luglio si procederà al rinnovo delle cariche in Fondazione. Ma si farà con lo statuto attuale, la commissione di riforma (presieduta da Grifoni e insediatasi la scorsa estate) non ha ancora terminato i suoi lavori. E lo statuto è un altro dei punti su cui si discute, forse il più bollente per quanto riguarda le vicende della Fondazione. È dall'estate 2011 che a Siena si dibatte della sua riforma, con disparate opinioni. Sono in tanti a chiederne la riforma, uno su tutti Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo e dell'Acri (l'Associazione delle Fondazioni) che nei giorni scorsi c'è andato pesante. Ha definito infatti lo statuto della Fondazione Mps "illegittimo". Questo perché, ha detto, "non ha rispettato il principio che la parte pubblica non avrebbe dovuto avere la maggioranza nella Deputazione Generale (tra i "soggetti privati" c'è, invece, la Curia senese, Ndr). È chiaro che "la gestione della Fondazione e le sue scelte erano influenzate, determinate da questo rapporto. Rapporto che impediva a questa Fondazione di avere una condizione di equilibrio e di autonomia". Staremo a vedere che cosa succederà.

Antonino D'Anna

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