Le esportazioni in Cina crescono del 32,35% ad aprile, grazie al confronto con un anno fa, quando pechino non aveva ancora ritirato i lokdown. Anche la rapidità delle vaccinazioni in Usa e in Europa stanno fanno crescere le commesse cinesi all'estero. Gli analisti si aspettavano un rialzo del 24%. Mentre le importazioni ad aprile avanzano del 43,1%, leggermente al di sotto delle previsioni ma ai massimi dall'inizio del 2011. "Gli stimoli nelle economie sviluppate, specialmente negli Stati Uniti, ha sostenuto la domanda di prodotti fabbricati cinesi", ha spiegato Lu Ting, capo economista cinese di Nomura. L'export cinese è cresciuto anche in India, in parte perché si affidano alla Cina per le forniture di dispositivi di protezione.
Dentro le pareti domestiche i cinesi, sentendosi più al sicuro dai contagi, hanno ripreso a far crescere i consumi e questo spiega il boom dell'import. Il balzo è anche provocato dall'impennata dei prezzi delle materie prime - il minerale di ferro è a livello record e così anche il rame - dell'elettronica e dei circuiti integrati, che vengono poi lavorati in Cina prima di essere spediti all'estero. Lu nota poi che l'aumento dei prezzi delle materie prime importate "innescherà un'inflazione più elevata e deprimerà la domanda interna". Rajiv Biswas, capo economista dell'area Asia-Pacifico presso IHS Markit, ha aggiunto che fattori come l'aumento dei costi di spedizione dei container, oltre alla carenza globale di semiconduttori, si sono "aggiunti alla fattura delle importazioni cinesi". Ad aprile, il surplus commerciale della Cina con gli Stati Uniti - un punto chiave di contesa durante la loro violenta guerra commerciale - è aumentato del 23% a 28,1 miliardi di dollari.
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