"Basilare per la ripartenza e' che si sollevi la cappa di paura creata dalla situazione politica interna; percio' e' cruciale che l'esito delle imminenti elezioni dia al Paese una maggioranza solida, che abbia come priorita' le riforme e la crescita, fornendo cosi' un quadro chiaro che infonda fiducia nel futuro e orienti favorevolmente verso la spesa le decisioni di consumatori e imprenditori". Lo chiede Confindustria nella nella Congiuntura flash.
Nel sistema globale l'incertezza politica si e' quasi dissolta (all'appello manca il voto autunnale in Germania). Si registrano, prosegue il Csc, continui segnali di progresso, alcuni perfino nell' Eurozona, grazie al "contagio positivo" innescato dalle decisioni dello scorso anno di Bce (che rimane pero' timida sui tassi) e governi. Cio' ha messo in moto un "drammatico miglioramento" mondiale delle condizioni finanziarie e una ritirata dell'avversione al rischio, destinati a proseguire; ne beneficeranno soprattutto i Piigs, stressati dal prosciugamento della liquidita'. Tra gli emergenti, la Cina e' ripartita; gli altri seguiranno. In Usa, grazie alla potente azione della Fed e ai coraggiosi deficit pubblici, e' risorta l'edilizia residenziale, nei prezzi e nei volumi, e questo sosterra' fiducia e spesa dei consumatori; il manifatturiero riguadagna peso nel tirare lo sviluppo. Il mero annuncio della nuova politica economica in Giappone ha provocato scaramucce valutarie, con movimenti anche del 20% di alcuni tassi di cambio; fin qui l'unica vera vittima e' la Corea e l'Area euro inizia a subire danni collaterali ingenti; urge piu' coordinamento. Le materie prime, specie il petrolio, fiutano il riavvio mondiale.