Coronavirus, crisi: i settori più colpiti.42 miliardi per ripianare le perdite
Il report di Scouting Capital Advisors sull'industria italiana
Quale sarà l'impatto della crisi coronavirus sul sistema industriale italiano? Le risposte a questa domanda e i suggerimenti per cosa fare nel report di Scouting Capital Advisors.
L’IMPATTO DELLA CRISI SUL SISTEMA INDUSTRIALE ITALIANO: UNA STIMA DELLE POSSIBILI ESIGENZE DI CAPITALE E DI CASSA – LO STUDIO DI SCOUTING CAPITAL ADVISORS: CLICCA QUI PER LEGGERE IL REPORT INTEGRALE
Finalità del report:
- Stimare l’impatto dell’emergenza Covid-19 sul bisogno congiunto di capitale e di cassa
- Prevedere quante società andranno incontro all’erosione del PatrimonioNetto a causa dalle perdite
- Stimare l’aumento di capitale a cui gli azionisti dovrebbero far fronte.
- Stimare le complessive esigenze di cassa delle aziende verificando se le risorse rese disponibili dal Governo (Decreto Cura Italia) possano essere sufficienti per dare risposta alla crisi di liquidità indotta dal lockdown.
Modalità di svolgimento dell’analisi:
- Sulla base dei bilanci 2018, l’Analisi è stata condotta su un campione nazionale formato da circa 445 mila società di capitali attive e con patrimonio netto positivo
- Esclusione dal campione dei settori indentificati dal Governo come essenziali e che stanno mostrando una maggiore tenuta nell’attuale contesto: filiera alimentare (produzione, trasformazione, vendita) e medicale
- Conduzione di uno scenario di stress test: flessione del 30% dei ricavi; utilizzo della CIG per quattro mesi; aumento dei giorni di incasso pari a 30 e aumento dei giorni di pagamento pari a 20, svalutazione dei crediti del 5%.
Risultati:
- il 22,5% delle società analizzate registrerebbe perdite economiche nel 2020 tali da erodere completamente il PN determinando la necessità di un aumento di capitale. Sarebbero necessari 42 miliardi per ripianare le perdite.
- Il settore edile e immobiliare, il mercato automobilistico e dei trasporti, il settore del commercio in generale potrebbero essere quelli che più necessiteranno di aiuti finanziari
- la metà delle società in deficit troverebbe soluzione con nuove linee di finanziamento di importo unitario inferiore a € 50 mila. Solo il 2% delle società avrebbe bisogno di linee di importo unitario superiori a 700 mila euro
- Ulteriore rischio: aumento dei NPL detenuti dalle banche a causa dell’aumento dei default e del deterioramento della qualità dei crediti.
Soluzioni:
- aumento di capitale da parte dei soci, apertura del capitale a terzi, alleanze e aggregazioni, soluzioni contabili di rivalutazione degli asset.
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