Coronavirus e Mondadori, Fininvest rinuncia a 8,3 milioni di dividendo
Il dividendo previsto era di 15,6 milioni di euro, di cui 8,3 sarebbero andati a Fininvest
Fininvest all'assemblea di Mondadori del prossimo 22 aprile si pronuncerà per il non accoglimento dell'originaria proposta del Cda sulla distribuzione del dividendo, rimettendo alla successiva valutazione del board della casa editrice presieduta da Marina Berlusconi l'opportunita' di convocare nel secondo semestre un'assemblea per proporre l'eventuale distribuzione di riserve se lo permettera' lo scenario economico per effetto di una maggiore visibilita' sull'impatto dell'emergenza coronavirus.
Lo si legge in una nota della holding della famiglia Berlusconi che di Mondadori e' socia con una quota del 53% e che dalla cedola di 0,06 euro per azione, pari a complessivi 15,6 milioni, avrebbe incassato circa 8 milioni di euro.
Pur confermando di condividere le motivazioni che hanno portato il Cda di Mondadori alla proposta di tornare dopo anni a distribuire un dividendo, seppur contenuto, Fininvest "ritiene, in ragione dello scenario nel frattempo delineatosi, che allo stato sia preminente l'interesse di Mondadori a disporre di ogni risorsa economica e finanziaria per fronteggiare l'emergenza".
La holding, anch'essa presieduta da Marina Berlusconi, a proposito del cambio di rotta rispetto alla decisione adottata dal board del gruppo editoriale il 17 marzo, spiega che "preso atto positivamente della valutazione del consiglio di amministrazione di Mondadori sulla capacita' della stessa di generare flussi di cassa e di sostenere una equilibrata politica di dividendi, constata tuttavia l'attuale evolversi dell'emergenza Covid 19 e la perdurante incertezza sul rallentamento che si potrebbe determinare sulla domanda e sul ciclo economico anche per effetto dei provvedimenti via via adottati in Italia ed all'estero di contenimento e restrizione delle attivita' produttive".
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