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Economia

wall street

Ora ci si chiede dove siano finiti gli entusiasmi da scampato pericolo di solo qualche mese fa, era l’estate del 2012 quando Mario Draghi dichiarava: “La Bce è pronta a fare tutto il necessario per salvare l’euro, e credetemi sarà abbastanza”, un annuncio che aveva fatto guadagnare al governatore della banca centrale l’appellativo di “Super Mario”, oggi quei momenti di gloria e di nuova speranza sembrano già dimenticati, cancellati come scritte sulla sabbia da nuove ondate speculative.

Piazza Affari, nel suo piccolo, è stata capace di bruciare interamente il brillante rialzo accumulato nel solo mese di Gennaio, era fieno in cascina che i piromani della nostra politica, con i soliti litigi di bottega, sono riusciti a bruciare. Oggi quella cascina è di nuovo vuota, anzi è andata a fuoco anche la cascina, povertà economica e povertà finanziaria e ora ci si chiede se Milano non è stata capace di sfruttare il momento di esuberanza mondiale, cosa potrà succedere il giorno in cui le borse decideranno di immergersi in una correzione? Nuovi minimi per Piazza Affari?

Dalla Bce sono arrivati accenni a un nuovo taglio dei tassi e a misure orientate a un’espansione monetaria. Se i mercati hanno la memoria corta, non credo che sia così per Mario Draghi, che la scorsa estate ha deciso di mettere in gioco tutta la sua credibilità, e credete a me, sarà abbastanza.

Ma il luogo in cui si giocano i destini dell’economia mondiale è un altro, non è Wall Street e nemmeno Francoforte. Il futuro si gioca a Tokyo.  E' infatti il Giappone il laboratorio del “grande esperimento”. E’ tutto confermato governo e Banca Centrale sono pronti a tutto pur di rianimare economia, inflazione e conseguentemente la Borsa, pur di rianimare un Paese in condizioni asfittiche ormai da 20 anni (ricorda l’Italia?), qui si fa sul serio! Da come sta reagendo l’indice Nikkei (+16% da inizio anno, da me più volte consigliato) sembra che ci siano i prodromi di una vigorosa crescita e quindi di una riuscita dell’esperimento, i primi germogli nella finanza già si vedono, presto si vedranno anche nell’economia reale. Confermo il consiglio d’acquisto, meglio se dopo una profonda correzione, una di quelle in cui il Toro (rialzo) entra in crisi esistenziale, sempre con la condizione imprescindibile della copertura sullo Yen. Il nuovo Governo e BoJ non avranno ripensamenti qui si va fino in fondo, il Nikkei ha già dato il suo appoggio, qui la fiducia è già stata votata.

Marzo, lo dice il detto, è un mese pazzo, ricco di date che hanno fatto la storia: 10 marzo 2000 massimo assoluto del Nasdaq; 12 Marzo 2003 minimo di Wall Street in coincidenza con l’attacco degli Usa all’Iraq; Marzo 2008 fallisce Bear Stearns, l’avvisaglia della grande crisi finanziaria e poi c’è il marzo 2009 momento in cui gli indici mondiali toccano il punto minimo dell’abisso finanziario, da lì la lunga e repentina risalita. Un ribasso che era stato corale e di uguale intensità, diversa e distinta è stata la risalita. Rimane il minimo comune denominatore, la stagionalità, marzo il cancello che apre alla primavera e al cambiamento di scenario?

Attenzione a Venerdì 15, giorno delle 3 streghe e casualmente giorno in cui si apriranno le porte del nuovo parlamento. Vuoi vedere che per l’ennesima volta l’Italia e Piazza Affari si comporteranno da “bastian contrarian”?

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