A- A+
Economia
E' febbre da Pokemon Go in Borsa: Nintendo supera Sony

di Andrea Deugeni
twitter11
@andreadeugeni

I futuri incassi e il successo di Pokemon Go danno l'illusione agli investitori in Borsa che Nintendo possa dare una raddrizzata stabile ai propri ricavi ormai in continuo calo dal 2010 (dagli oltre 15 miliardi di dollari ai 4,5 miliardi del 2015) e il titolo in progressivo rialzo ormai da otto sedute consecutive sul listino finanziario giapponese supera la capitalizzazione della rivale Sony.

Le due case ormai si sfidano da tempo sul mercato delle consolle a colpi di innovazione tramite la Wii (Nintendo) e la Playstation (Sony) con la seconda che domina nettamente sulla prima in quanto a utenti. Ora la riscossa della Nintendo tramite  il gaming mobile che si scarica gratuitamente sugli smartphone e sui tablet del mostriciattolo giapponese inventato più di dieci anni fa. Il suo punto di forza è il Gps e la realtà aumentata, che rendono la caccia al Pokemon di turno un'avventura reale da vivere dietro l'angolo.

Ma si tratta soltanto di un impatto sulla carta limitato, perché la multinazionale giapponese, secondo alcune stime, incasserà solo il 13% dei profitti di Pokemon Go attraverso la sua controllata (con il 33% del capitale) The Pokemon Company. Fatto sta che grazie al fatto che Nintendo possa detenere i diritti d’immagine sui Pokémon, il titolo del colosso giapponese è avanzata ad oggi del 120% in otto sessioni a Tokyo, superando la rivale Sony per market-cap (4.500 miliardi di yen, 38 miliardi di euro).

La febbre di Pokemon Go è talmente contagiosa che negli Usa l'applicazione ha scalzato Whatsapp, Instagram, Snapchat e Messanger per tempo di permanenza: in media 43 minuti al giorno. E la caccia ai Pokemon si appresta a superare anche Twitter per numero di utenti attivi al giorno. L'app è disponibile sia su Android che su Ios, ma Apple ha un motivo in più per festeggiare considerando che attraverso lo store incassa ogni giorno circa 1,6 milioni per la vendita di articoli correlati.

E' lo studio Niantic, associato a The Pokemon Company, ad aver inventato Pokemon Go. Attualmente il gioco è stato lanciato solo negli Usa, in Autralia e Nuova Zelanda e dall'ultimo weekend è disponibile in 26 paesi, ma non ancora in Giappone. La Pokemon Go mania ha trainato anche il titolo di McDonald's Giappone, che da venerdì scorso offre le figurine dei Pokemon con i suoi "Happy meals". Il titolo a Tokyo è avanzato del 5,6% a 3.200 yen.

Il gioco era stato lanciato nel 2014 in versione "pesce d’aprile" proprio da Google, che ne aveva attivato una versione promozionale per sponsorizzare le mappe. La registrazione, infatti, può avvenire proprio tramite account Google. Tanto è bastato, la settimana scorsa, perché alcuni utenti si accorgessero che Pokemon Go aveva l’autorizzazione ad accedere a tutti i dati legati al l’account degli utenti. La Niantec ha dovuto assicurare che i permessi si sarebbero limitati alla mail e all’account di Google. In molti, però, è rimasto il sospetto che sia l’ennesimo modo per raccogliere informazioni.

Due giorni fa, poi, un gruppo di hacker ha rivendicato un attacco che ha oscurato il gioco per ore. Profilare gli utenti interessati a questo tipo di attività sarebbe in effetti un gran bel colpo. Basti pensare che negli ultimi mesi le aziende digitali hanno investito soprattutto nella “realtà aumentata” (come quella di Pokemon Go, che sovrappone nuovi elementi all’ambiente) o per la realtà virtuale (VR), che invece immerge in un mondo completamente diverso grazie aspecifiche strumentazioni audio-video.

Apple, per dire, a gennaio ha acquisito Flybyper i suoi software per la realtà aumentata. Nel 2015, Facebook ha speso 60 milioni di dollari per acquisire una società israeliana specializzata in effetti visivi. L’obiettivo, per tutti, è raggiungere le grandi masse. Il 2016, con l'entrata in commercio dei visori per la VR, doveva essere l’anno della rivoluzione. E Pokemon Go potrebbe esserne l’inizio.

 

 

Tags:
pokemon go in borsa: nintendo supera sony





in evidenza
Affari in Rete

MediaTech

Affari in Rete


motori
Mercedes-Benz, Nuovo G 580 EQ la svolta elettrica nel fuoristrada

Mercedes-Benz, Nuovo G 580 EQ la svolta elettrica nel fuoristrada

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.