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Economia
Eni, Descalzi verso la riconferma. Ma il M5S chiede una svolta 'green'


Claudio Descalzi verso la riconferma sulla poltrona di amministratore delegato dell'Eni. Il condizionale è d'obbligo, ma al momento l'ipotesi che il manager resti al vertice del 'Cane a sei zampe' viene data come "molto probabile" da fonti qualificate della maggioranza di governo.

Oggi c'è stato un piccolo giallo in casa M5S. Proprio nel giorno in cui è uscita la notizia della visita di Descalzi al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro a Palazzo Chigi, per blindare la sua riconferma come a.d. dell'Eni, il sottosegretario allo Sviluppo Economico Stefano Buffagni esce con una dichiarazione molto forte: "Al di là del nome dell’ad, è fondamentale dare una forte discontinuità sia sulla governance aziendale che per quanto riguarda lo sviluppo. Per noi è fondamentale che il nuovo piano industriale sia indirizzato verso uno sviluppo sostenibile. Come Governo stiamo facendo attente valutazioni alla ricerca della soluzione migliore. Ma ripeto: basta con il giochetto fastidioso del totonomi e si pensi, piuttosto, a che cosa c’è davvero da fare nell’interesse del Paese per accelerare la crescita".

Immediatamente, anche a causa del titolo delle agenzie di stampa, si pensa a un siluramento di Descalzi da parte di Buffagni e a uno scontro tra i due big del Movimento 5 Stelle. Ma non è così. Secondo quanto Affaritaliani.it ha appreso da fonti pentastellate, il messaggio di Buffagni non era contro Descalzi (infatti la dichiarazione inizia con "Al di là del nome dell’ad") e il rappporto tra i due sottosegretari 5 Stelle viene definito "ottimo" e di "piena collaborazione". Dal M5S, quindi, non c'è alcun veto nei confronti della riconferma di Descalzi che, al momento e salvo colpi di scena, dovrebbe quindi restare al vertice del 'Cane a sei zampe'. Anche - sottolineano le fonti - per una scarsa presenza di concorrenti.

Il senso delle parole di Buffagni, condivise anche da Fraccaro, è un altro e riguarda il nuovo piano industriale dell'Eni. I pentastellati si aspettano dal 'Cane a sei zampe' di accelerare sugli investimenti nelle energie rinnovabili, nell'eolico e nel solare. Insomma, il fortissimo input che arriva dai 5 Stelle a Descalzi è meno idrocarburi e una vera e completa svolta green e ambientalista che tenga conto delle mutate condizionali climate a livello mondiale con il riscaldamento globale sempre più forte ed evidente. Un messaggio che rilancia dunque una delle tematiche, quella ambientale, storiche del M5S.

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