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Economia
Estate 2021, zona bianca vale 3,5 mld senza coprifuoco; boom ristorazione +20%

Il ritorno di quasi tutta Italia in zona bianca, dove salta il coprifuoco e si allungano le tavolate con un significativo incremento dell'ospitalità e degli incassi, vale per la sola estate 3,5 miliardi di euro, con un incremento del fatturato nel sistema della ristorazione pari a circa il 20%.

È quanto stima la Coldiretti in occasione del passaggio in zona bianca che rappresenta una vera boccata d'ossigeno per i circa 360mila bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi lungo tutta la Penisola che sono stati i più colpiti dalle misure adottate per combattere la pandemia con una perdita tra limitazioni e chiusure a singhiozzo stimata in 41 miliardi nell'anno del Covid.

Un cambiamento che - sottolinea la Coldiretti - arriva in concomitanza con l'entrata in vigore dell'ordinanza, firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza, che prevede l'ingresso in Italia dai Paesi dell'Unione Europea e da Stati Uniti, Canada e Giappone con i requisiti del Certificato Verde, anche se pesa la quarantena di 5 giorni con obbligo di tampone per i 2,1 milioni di viaggiatori dal Regno Unito che prima della pandemia venivano in Italia a luglio, agosto e settembre secondo elaborazioni Coldiretti su dati Bankitalia. La piena funzionalità delle strutture recettive è importante per l'ospitalità turistica in un Paese come l'Italia dove 1/3 del budget delle vacanze viene destinato all'alimentazione, secondo l'analisi della Coldiretti. 

Gli effetti si fanno sentire anche a cascata sull'intero sistema agroalimentare - ricorda la Coldiretti - con ben oltre un milione di chili di vino e cibi invenduti dall'inizio della pandemia a causa delle chiusure del canale della ristorazione. Si stima, infatti, che 330mila tonnellate di carne bovina, 270mila tonnellate di pesce e frutti di mare e circa 220 milioni di bottiglie di vino - sottolinea la Coldiretti - non siano mai arrivati nell'ultimo anno sulle tavole dei locali costretti ad un logorante stop and go senza la possibilità di programmare gli acquisti anche per prodotti fortemente deperibili.

In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione - precisa la Coldiretti - rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato ma ad essere stati più colpiti sono stati soprattutto i prodotti di alta gamma dal vino ai salumi fino ai formaggi. Complessivamente nell'attività di ristorazione - rileva la Coldiretti - sono coinvolte 70mila industrie alimentari e 740mila aziende agricole lungo la filiera impegnate a garantire le forniture per un totale di 3,6 milioni di posti di lavoro.

Si tratta di difendere la prima ricchezza del Paese con la filiera agroalimentare nazionale che - conclude Coldiretti - vale 538 miliardi pari al 25% del Pil nazionale ma è anche una realtà da primato per qualità, sicurezza e biodiversità a livello internazionale. 

Estate 2021 all’ottavo posto tra le più calde mai registrate sul pianeta

Ma un altro dato significativo rilevato dalla Coldiretti riguarda il clima. L'estate inizia con un'ondata di caldo eccezionale sull'Italia in un 2021 che si classifica fino ad ora all'ottavo posto tra i più caldi mai registrati nel pianeta con la temperatura sulla superficie della terra e degli oceani, addirittura superiore di 0,77 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo.

È quanto emerge dall'analisi della Coldiretti sulla base dei nuovi dati relativi ai primi cinque mesi del 2021 della banca dati Noaa, il National Climatic Data Centre che registra le temperature mondiali dal 1880. La situazione - sottolinea la Coldiretti - è preoccupante anche in Europa dove la colonnina di mercurio nel periodo è stata superiore di ben 1,04 gradi rispetto alla media storica mentre in Italia la temperatura è stata più alta di 0,21 gradi, secondo l'analisi della Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr relativi ai primi cinque mesi dell'anno.

Ma nel 2021 - continua la Coldiretti - si è verificato lungo la Penisola fino ad ora anche un evento estremo al giorno tra bombe d'acqua, trombe d'aria, gelo, fulmini e violente grandinate secondo la banca dati dell'European Severe Weather Database (ESWD). Una tendenza - precisa la Coldiretti - confermata anche in questo inizio di estate con il verificarsi di violente tempeste a macchia di leopardo con l'allerta della protezione civile per il maltempo al nord.

Con il cambiamento climatico si evidenzia una tendenza alla tropicalizzazione che - continua la Coldiretti - si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi. Il ripetersi di eventi estremi sono costati all'agricoltura italiana oltre 14 miliardi di euro in un decennio tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne. L'agricoltura - conclude la Coldiretti - è infatti l'attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli.

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