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Economia
Eurogruppo, c'è l'accordo: sì al Mes. Malumori nei 5S. Lega-FdI: "Caporetto"

Via libera dell'Eurogruppo sugli strumenti da mettere in campo per fronteggiare la crisi economica legata al coronavirus. Dopo il nulla di fatto di martedi' notte e al termine di una nuova giornata di trattative serrate e drammatiche, i ministri delle finanze europei raggiungono un accordo di mediazione tra le posizioni di Italia e Olanda e consegnano ai leader un pacchetto 'a quattro gambe' da 500 miliardi di euro. Nell'intesa e' previsto il ricorso al Mes, che potra' fornire assistenza finanziaria senza condizioni ai Paesi che lo chiederanno per le spese mediche e sanitarie dirette o indirette legate al Covid-19. L'Olanda tuttavia insiste a dire che per il sostegno economico in senso stretto, le linee di credito del Fondo Salva Stati manterranno una serie di condizionalita'.

La palla passa adesso ai leader. Allo stesso tempo, come chiedevano Italia e Francia, entra nel documento finale il Recovery fund, un fondo per la ripresa che secondo il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri sara' "alimentato dall'emissione di debito comune europeo". Nel testo delle conclusioni non si fa menzione esplicita di emissione comune del debito, ma il presidente dell'Eurogruppo, Mario Centeno ha spiegato che le modalita' di finanziamento e le dimensioni del Fondo saranno decise direttamente dai leader. "Non c'e' accordo sulla mutulizzazione del debito. C'e' un accordo per un Fondo per la ripresa", aggiunge il ministro francese delle Finanze, Bruno Le Maire, secondo cui pero' l'ipotesi di mutualizzazione del debito e' "implicita" nel testo. Insomma, non viene menzionato il termine coronabond, ma una condivisione maggiore del debito c'e'.

Quanto alle condizionalita' del Mes, il testo del documento stabilisce che la linea di credito del Fondo salva Stati sara' "disponibile per tutti gli Stati membri dell'area dell'euro durante questi periodi di crisi, con condizioni standardizzate concordate in anticipo dagli organi direttivi del MES", sulla base di valutazioni iniziali delle istituzioni europee. "L'unico requisito per accedere alla linea di credito sara' che gli Stati membri dell'area dell'euro che richiedono assistenza si impegnino a utilizzare questa linea di credito per sostenere il finanziamento interno dell'assistenza sanitaria diretta e indiretta, i costi relativi alla cura e alla prevenzione dovuti alla crisi COVID 19". "L'accesso concesso sara' il 2% del PIL del rispettivo stato membro alla fine del 2019, come parametro di riferimento". Tutti gli Stati membri dell'area euro comunque "rimarranno impegnati a rafforzare i fondamenti economici e finanziari, coerentemente con i quadri di coordinamento e sorveglianza economica e fiscale dell'UE, compresa l'eventuale flessibilita' applicata dalle competenti istituzioni dell'UE".

Fonti del Mef sottolineano che "non ci sono richieste di austerita' o aggiustamento del deficit, ma si chiede solo che i fondi e le risorse che arrivano dal Mes vengano utilizzati per affrontare le spese sanitarie, dirette e indirette, legate alla crisi covid19. "Si tratta di un radicale cambiamento della normale operativita' del Mes", aggiunge via XX Settembre. L'Eurogruppo ha dato il via libera anche all'intervento di 200 miliardi della Banca Europea per gli Investimenti a favore delle imprese e al piano Sure della Commissione europea che mobilitera' 100 miliardi di sostegno per le misure contro la disoccupazione degli Stati membri. Secondo il commissario europeo, Paolo Gentiloni, "L'Eurogruppo ha trovato un accordo su un pacchetto di dimensioni senza precedenti per sostenere il sistema sanitario, la cassa integrazione, la liquidita' alle imprese e il Fondo per un piano di rinascita. L'Europa e' solidarieta'". Di "Europa unita su un accordo innovativo" parla la presidente della Bce, Christine Lagarde, mentre secondo il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, si tratta di un "pacchetto solido". Soddisfatto anche il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, secondo cui "le proposte formulate dell'Eurogruppo vanno nella giusta direzione".

Per governo Italia vince in Ue. Lega-FdI 'Caporetto'

"L'Italia vince. Zero condizionalita' sul Mes. E ora sul tavolo gli eurobond". Per il governo e' il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri a tirare le conclusioni dell'accordo raggiunto nel corso della riunione dell'Eurogruppo. A giudizio del titolare del Tesoro l'intesa segna per l'Italia un "ottimo risultato", anche se non passa, almeno per il momento, la proposta di 'european recovery bond' per cui si e' battuta l'Italia. Grazie all'iniziativa italiana - rivendica pero' Gualtieri -, l'agenda europea e' cambiata e si e' passati da un'unica proposta, il ricorso al fondo salva Stati (Mes) con condizionalita' leggere, "a un pacchetto di quattro proposte": 200 miliardi dalla Bei, 100 miliardi del nuovo programma Sure e proposta italo-francese di un Fondo per la Ripresa finanziato da debito comune europeo. Il dossier eurobond finira' poi sul tavolo del consiglio europeo.

Soddisfatto anche il commissario Ue agli Affari economici, l'ex premier italiano, Paolo Gentiloni, secondo cui l'Eurogruppo ha approvato un "pacchetto di dimensioni senza precedenti per sostenere il sistema sanitario, la cassa integrazione, la liquidita' alle imprese e il Fondo per un piano di rinascita". E il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, che festeggia: "Abbiamo avuto ragione ad avere fiducia nell'Europa". Mentre, dal fronte dell'opposizione, insorgono Lega e Fratelli d'Italia. Matteo Salvini definisce l'accordo una "Caporetto" per l'Italia e annuncia che la Lega presentera' una mozione di sfiducia per chiedere le dimissioni di Gualtieri. "Il Mes light, come la Coca cola light, e' una truffa, una rapina", afferma, sostenendo che non esiste Mes senza condizioni e questo vuol dire che l'Europa prestera' soldi all'Italia chiedendo il rispetto dei vincoli Ue, cosa che potrebbe portare a una "patrimoniale o innalzamento dell'eta' pensionabile" in futuro.

"Il ministro Gualtieri ha firmato per attivare il Mes, niente Eurobond e Italia messa sotto tutela", commenta, per FdI, Giorgia Meloni. "Non permetteremo a nessuno di banchettare sulla nostra nazione come gia' successo in Grecia. Lo abbiamo preannunciato e lo ribadiamo: ora Conte, Gualtieri e Di Maio dovranno affrontare il Parlamento, dove Fratelli d'Italia e' gia' schierato per impedire questo atto di alto tradimento verso il popolo italiano". Piu' prudente il Movimento 5 stelle, che, nella maggioranza, si distingue perche' e' da sempre contrario al ricorso al Mes. E se un esponente spesso critico come il senatore M5s Mario Michele Giarrusso annuncia che "se il governo ha detto 'si'' al Mes" uscira' dalla maggioranza, il sottosegretario pentastellato all'Economia, Alessio Villarosa, avverte: "Non e' un 'Mes si'', siamo stati chiari, mi aspetto che il presidente faccia cio' che ha dichiarato in questi giorni e che noi dichiariamo da anni. Aspetto che parli il presidente Conte".

"Le forze politiche che sbraitano contro il Mes fanno finta di non capire che l'attuale versione e' senza condizionalita' ma soprattutto il nostro Paese non sara' tenuto ad utilizzarlo", chiarisce, dal canto suo, il vice segretario del Pd, Andrea Orlando. "Tutto questa canea serve a nascondere il fatto che nel documento finale sono previsti strumenti che sino a qualche settimana fa sarebbero stati inimmaginabili". Accoglie con favore l'accordo anche il leader di Italia viva Matteo Renzi. "Da quel che si capisce pare si sia fatto un pacchetto che tiene in considerazione un po' gli impegni di tutti. Si e' fatto un buon lavoro", afferma. "A questo punto penso che tutti gli alibi legati all'Europa vengano meno. Mi pare che sugli eurobond ci sia un primo passo, ora tocca a noi".

Tra le fila dell'opposizione, positivo il commento di Antonio Tajani, di Forza Italia, a dimostrazione del fatto che sul dossier il centrodestra e' diviso. "Passo in avanti all'Eurogruppo - commenta il vice presidente di FI -. Bene la volonta' di immettere denaro sul mercato con Sure e con la Bei. Positiva la scomparsa di ogni condizionalita' dal Mes. Ora tocca al Consiglio europeo decidere e stabilire la portata del Recovery Found. Servono centinaia di miliardi". "Bene l'accordo all'Eurogruppo da mille miliardi su Mes, Sure, Bei e Recovery plan. Considerando anche la Bce, dall'Europa una risposta forte e solidale - scrive su scrive su Twitter, infine, il segretario di Piu' Europa, Benedetto Della Vedova -. Conte lascia le polemiche e accetta il pacchetto: l'Italia non fara' da sola. Perdono i sovranisti, ora il futuro si fa solo con piu' Europa".

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