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Economia
Exor, torna in vendita Partner Re:la Borsa fiuta il deal e fa volare il titolo

Exor-Partner Re, riaperto il dossier per un nuovo negoziato con Covea. Per gli analisti è possibile 

La Borsa si scalda e la holding finanziaria controllata dalla famiglia Agnelli chiude il primo giorno della settimana volando oltre il 6% (+6,3%) con volumi di scambio superiori alla media: 414mila titoli trattati contro circa 300mila, posizionandosi tra le tre migliori del Ftse Mib. Il titolo aggiorna così il suo record storico fissato lo scorso 13 agosto a 75,9 euro. A pagare le indiscrezioni riportate dal Sole 24 Ore sulla riapertura del dossier per la cessione di Partner Re da parte di Exor. E ancora una volta nel mirino della trattativa c'è Covea, il gigante attore del mercato assicurativo francese. Secondo indiscrezioni vicine alla trattativa, riporta il quotidiano economico, la holding finanziaria controllata dalla famiglia Agnelli avrebbe riaperto il negoziato con Covea per la cessione della controllata americana di assicurazioni e riassicurazioni Partner Re.

Il dossier tra Exor, Covea e Partner Re, sul tavolo da diverso tempo, era tramontato a marzo 2020 a causa della pandemia. La controllata della famiglia Agnelli e il gigante francese avevano siglato un'intesa per la vendita: l'operazione da 9 miliardi di dollari e la transizione avrebbe dovuto essere chiusa con un pagamento cash entro la fine dell'anno scorso. Il passaggio avrebbe portato nella tasche della famiglia Agnelli un guadagno netto stimato di 3 miliardi di dollari.

Secondo i rumors riportati dal Sole 24 Ore tempi ed esito del confronto in atto ancora non si conoscono. Sul tavolo ci sarebbero però le basi per un accordo condiviso vicino al prezzo pre Covid.  Il tutto, scrive il Sole 24 Ore, tenendo conto che nel 2016 la holding guidata dalla famiglia Agnelli aveva rilevato Partner Re per 6,9 miliardi, dai quali vanno sottratti 660 milioni di dividendi staccati da Partner Re: il passaggio a Covea avrebbe così significato portare nelle casse una plusvalenza non indifferente. 

Uno scenario di fatto plausibile anche secondo gli analisti: l'intesa tra il colosso francese e la controllata guidata da Exor non sarebbe poi così impossibile, "considerando che Exor, siglando il protocollo d'intesa lo scorso marzo 2020, ha già manifestato chiaramente di non considerarla un core asset e considerando che i rapporti tra Exor e Covea sono rimasti buoni dato che nell'agosto 2020 hanno concordato di co-investire 1,5 miliardi in sostituzione della penale di 175 milioni di dollari per il mancato acquisto", scrivono gli analisti. Exor, la controllata di Agnelli, attualmente "tratta al 35% di sconto sul nostro valore dell'attivo netto, assumendo Partner Re a circa 7 miliardi di dollari, pari al 22% dello stesso. Assumendo Partner Re a 9 miliardi, il Nav salirebbe del 6% e lo sconto sarebbe del 38%".

Infine, occhi puntati anche sul settore moda. Sull'eventuale utilizzo del cash, gli analisti ritengono che "possa tornare l'ipotesi di diversificazione nel settore del lusso dove Exor negli ultimi dodici mesi ha già realizzato due investimenti: Christian Louboutin e in Cina Shang Xia che rappresentano il 3% del valore netto dell'attivo senza dimenticare i rumors su Armani, che potrebbe essere presa in considerazione la distribuzione di un dividendo straordinario", concludono gli analisti di Equita. 

 

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