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Economia
Exor, via alla seconda tranche del buyback da 125 mln. La strategia di Elkann per farsi strada nel settore della sanità

Exor, buyback da 125 milioni per ridurre il capitale sociale: così John Elkann punta sempre più forte sulla salute

Exor continuerà con il programma di riacquisto di azioni annunciato il 13 settembre 2023 per l'importo residuo fino a 250 milioni di euro in azioni ordinarie, al fine di ridurre il capitale sociale di Exor in linea con l'annuncio fatto il 13 settembre 2023. La società avvia da oggi la seconda tranche di acquisti fino a 125 milioni di euro, che si prevede sarà completata entro novembre 2024, o prima se sarà stato raggiunto l'importo massimo. La seconda tranche segue la prima tranche di acquisti fino a 125 milioni di euro annunciata il 15 aprile 2024. Lo comunica una nota. Alla data odierna, si legge, la società detiene 6.124.471 azioni ordinarie in tesoreria.  

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Come riportato dal sito Torino Cronaca, quest'operazione completa il programma di riacquisto iniziato a settembre dello scorso anno, che era stato lanciato con un’offerta pubblica di acquisto (OPA) da 750 milioni di euro. L’operazione si concluderà a novembre o al raggiungimento della somma totale di 250 milioni di euro. Il prezzo di riacquisto sarà fissato al 110% del valore delle azioni registrato alla chiusura dell’ultimo giorno di negoziazioni prima dell’avvio dell’operazione. L’obiettivo di Exor è di annullare le azioni riacquistate per ridurre il capitale sociale della holding, rafforzando così il controllo da parte degli azionisti di riferimento. In particolare, la Giovanni Agnelli BV, una delle principali entità della famiglia Agnelli-Elkann, aveva già contribuito con circa 125 milioni di euro.

In realtà questa manovra si inserisce in una strategia più ampia volta a potenziare gli investimenti nel settore della sanità. Secondo i piani di John Elkann, Exor prevede di aumentare la propria partecipazione in Philips e di intensificare gli investimenti nella ricerca biomedica e nelle cliniche private. Recentemente, infatti, Exor ha incrementato il proprio impegno in Lifenet, un gruppo di sanità privata guidato da Nicola Bedin, investendo 160 milioni di euro negli ultimi due anni. Inoltre, a giugno, Exor ha sottoscritto un bond convertibile da 90 milioni di euro, che Lifenet utilizzerà per le sue recenti acquisizioni di ospedali e cliniche private in Piemonte, Lombardia e Lazio.






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