Il "collasso" dell'economia mondiale è stato "scongiurato" ma "il 2013 sarà un anno da 'o la va o la spacca'". A dirlo è il direttore generale del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, secondo cui la ripresa rimane ancora debole. Intervenendo al World Economic Forum di Davos, la numero uno del Fondo ha anche sottolineato che "l'incertezza resta molto elevata" e si e' detta comunque "molto preoccupata" sullo stato di salute dell'economia mondiale, nonostante "le azioni politiche dell'ultimo anno che hanno consentito di stabilizzare le condizioni finanziarie".
Il capo economista del Fondo monetario internazionale, Olivier Blanchard, manifesta un "cauto ottimismo nell'aria", anche se "rimangono sfide considerevoli". L'economista ha parole di stima per quanto fatto dal governo Monti: "Chiaramente l'attività economica è stata dolorosa ma i mercati hanno riguadagnato fiducia, lo spread sovrano si è ridotto e abbiamo il più ampio avanzo primario in Europa. Era uno di quei Paesi in cui c'era poca scelta sulla necessità di un consolidamento fiscale".
Sul piano globale, la situazione resta severa: la crescita "si rafforzerà gradualmente nel corso del 2013" ma "la ripresa resta lenta". La diagnosi e' del Fondo monetario internazionale che nell'aggiornamento del Rapporto economico mondiale taglia le stime di aumento del Pil fissate a ottobre. In particolare, l'economia globale crescera' del 3,5% quest'anno e del 4,1% il prossimo, in entrambi i casi lo 0,1% in meno rispetto a quanto previsto in autunno