Le Borse europee chiudono in rialzo nonostante l'andamento contrastato degli indici a Wall Street dove pesa la delusione per il bilancio di Apple. L'indice Ftse 100 a Londra sale dell'1,09% a 6.264,91 punti, il Cac 40 di Parigi avanza dello 0,70% a 3.752,17 punti e il Dax 30 di Francoforte registra un progresso dello 0,53% a 7.748,13 punti. In rialzo l'Ftse Mib che a Milano segna un +1,01% a 17.756,63 punti mentre l'Ibex di Madrid cresce dello 0,61% a 8.665,5 punti. Chiude in calo Atene che cede il 3,74%.
L'indice Pmi dell'Eurozona, che misura le sensazioni dei direttori degli acquisti - anticipatore dell'andamento economico - si è attestato ai massimi da 10 mesi nella zona della moneta unica, per quanto riguarda il settore manifatturiero (47,5 punti a gennaio da 46,1). Secondo le stime preliminari diffuse da Markit, il Pmi composito si è attestato a 48,2 punti dai 47,2 del mese precedente, mentre quello dei servizi è migliorato a 48,3 punti da 47,8. L'indice della produzione è salito a 48 punti dai 46 di dicembre.
A Milano, Piazza Affari termina gli scambi sui massimi di giornata con un guadagno dell'1,01%. E' stato però ancora il Monte dei Paschi di Siena a catalizzare l'attenzione degli investitori. Il ciclone-derivati che si sta abbattendo sulla passata gestione dell'istituto più antico del mondo, e che ha portato alle dimissioni di Giuseppe Mussari dall'Abi, ha di nuovo penalizzato l'azione Mps, fino alla chiusura negativa per oltre otto punti percentuali. E' passato di mano il 7% del capitale e il saldo delle ultime tre sedute è del -20%. Nonostante l'andamento del Monte, le altre banche hanno scambiato in rialzo (ottima performance per Unicredit) e l'indice di settore ha guadagnato oltre due punti percentuali. Lo spread tra i Btp e gli omologhi Bund si è ridotto sotto quota 260 punti base, con i titoli decennali che rendono il 4,15% sul mercato secondario.