Generali, piccola scossa sotto il solleone
Di Andrea Deugeni
Piccola scossa a Trieste sotto il solleone d'agosto? Due soci storici delle Generali, di cui uno è anche vicepresidente della compagnia come Francesco Gaetano Caltagirone e le famiglie Boroli e Drago, vendono paccate, per dirla alla Fornero, di azioni del gruppo assicurativo (queste due ultime attraverso B&D Holding sono scese sotto il 2% da un rotondo 2,433%) mentre in piazza Duca degli Abruzzi si inizia a parlare di voto plurimo e il group Ceo Mario Greco sforna un nuovo piano industriale che deve proiettare il Leone nell'Olimpo del retail delle polizze nel prossimo triennio: qual è il motivo di queste mosse? E' un segnale di sfiducia perchè il titolo non decolla definitivamente per tornare agli antichi fasti e non si schioda da quota 17 euro, dopo un rally iniziale partito a metà 2012 ma che in quest'ultimo anno ha perso un po' di verve? Forse, hanno pensato a Novara, è meglio monetizzare l'investimento e allocare le risorse in strumenti più redittizi? Eppure, solo ieri è arrivato il placet del primo azionista Mediobanca alle nuove strategie di Greco. Al contrario di Piazzetta Cuccia, gli storici soci industriali italiani stanno un po' scalpitando per attivi da troppo tempo in crisi di valore? Ah, saperlo...